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Strappo in maggioranza, sindaco risponde: “Scelte da riscontro elettorale, ingiusto accusare me”

Vincenzo Napoli risponde in Consiglio Comunale: "Io sempre pronto al confronto e dialogo, malessere che onestamente non comprendo da parte di alcuni, restano amici e persone per bene"

categoria cronaca

Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli ha così commentato a margine del Consiglio Comunale il saluto alla maggioranza da parte di 6 consiglieri comunali. “Sulla mancanza di confronto sfido chiunque a dire che mi sottraggo al dialogo e all’ascolto, destituito di fondamento, così come altra considerazione sulla scarsa dimostranza di suggerimenti, molti di questi consiglieri erano già in odore di trasferimento altrove. Ho detto questo, se uno vuole fare un’altra lista con limpidezza può farlo ma perchè trincerarsi dietro al fatto che io non ascolto, in bocca al lupo e auguri, pessima cosa dal punto di vista politico ma ci sta. Io sono una persona calma ma a volte bisogna che il messaggio arrivi con fermezza, mi dispiace per tutti i consiglieri, sono persone per bene, devo dire per esempio quali siano stati i malesseri di alcuni consiglieri come Donato Pessolano, non capisco francamente, non capisco le considerazioni che hanno fatto muovere Nico Mazzeo, il problema è questo, ci si vuole posizionare per un riscontro elettorale. Io vado per la mia strada con la mia maggioranza, con animo limpido e con onore, in politica non ci sono dispiaceri ma scelte da accettare”.

“Signor Sindaco, Signor Presidente del Consiglio, Colleghe e Colleghi consiglieri. Sono stato delegato dagli amici Antonio D’Alessio, Leonardo Gallo, Corrado Naddeo, Donato Pessolano e Peppe Ventura a introdurre e spiegare – nei lavori introduttivi di questa Assemblea – i motivi per i quali nella giornata di ieri abbiamo comunicato alla cittadinanza salernitana la nostra decisione politica di lasciare la maggioranza che sostiene questa Giunta. Gli amici hanno indicato me a relazionare questa Assemblea in quanto sono il più giovane del gruppo”. Così Nico Mazzeo nel corso del consiglio comunale:

“Alle nostre spalle c’è stato un percorso denso di emozioni, di momenti di riflessione approfondita e di condivisione assoluta che hanno caratterizzato l’avvio di questa consiliatura, di lavoro costante all’interno delle commissioni e nei quartieri con la gente, di confronto schietto e sincero con tutti i componenti di questa Assemblea, di soddisfazioni personali e del poter avere sempre la certezza di essersi spesi per il bene della collettività, ma – nostro malgrado – anche di molte amarezze, dubbi, delusioni che sono andate via via aumentando nel corso di questi anni.

Ci siamo resi conto che il metodo politico con il quale viene considerato il ruolo del consigliere comunale a Salerno è ormai divenuto inconciliabile con il nostro pensare ed il nostro modo di intendere la politica come servizio al cittadino. Senza l’acredine della rabbia, nè i veleni della vendetta, possiamo tranquillamente sottolineare come il progetto amministrativo nato con le elezioni comunali del 2016 sia fallito, essendosi trasformato fin da subito in un mero dettato politico da svolgere senza che i consiglieri comunali potessero incidere in alcun modo.

Volevamo mettere a disposizione della comunità salernitana le nostre energie e tutte le nostre risorse personali, volevamo contribuire in modo fattivo e leale alla scrittura della Salerno del futuro, volevamo offrire il nostro cuore per superare – tutti insieme – le difficoltà quotidiane e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ma non ci è stato consentito. Ci siamo sentiti sempre più estromessi dai percorsi decisionali della macchina amministrativa, fino ad essere considerati semplici esecutori di volontà altrui da ratificare in questo Salone, dove nel 1944 – lo ricordo a me stesso – si riuniva il primo Governo dell’Italia liberata e tornata alla democrazia. Azzerare il valore della parte minoritaria di una maggioranza così ampia cercando di appiattirla ed uniformarla usando la forza dei numeri come un martello è azione di per se’ antidemocratica, ancorché appoggiata su principi teoricamente legittimi in quanto rispondenti alla logica matematica.

Abbiamo raggiunto la decisione di lasciare questa maggioranza per rispetto della nostra coscienza e dei cittadini salernitani, verso i quali sentiamo forte il dovere – assunto al momento del voto nel 2016 – di rappresentarli al meglio, cosa questa che ci è stata negata in modo evidente. Potremmo fare tanti esempi su come ci sia stato impedito di contribuire alle decisioni pubbliche. Ricordiamo – tra le tante – l’abolizione del Difensore civico, la messa in sicurezza del viadotto Gatto, lo spostamento del capolinea Busitalia da via Ligea a via Vinciprova, il tanto discusso restyling di Piazza Alario, le spese per l’igiene pubblica (30 milioni di euro con risultati deludenti), la sicurezza e la vivibilità dei nostri quartieri (con la città praticamente abbandonata dal tramonto in poi), l’utilizzo dei fondi pubblici per associazioni, assegni di cura e contributi abitativi (per cui occorrerebbe massima attenzione), la gestione delle società partecipate, i costi della stagione del teatro Verdi, la rivistazione dell’evento Luci d’Artista, la mancata inaugurazione dell’Auditorium ed infine la vicenda delle cooperative sociali e della manutenzione del verde pubblico (questione delicatissima per la quale non abbiamo ricevuto alcun ascolto e che oggi è addirittura oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica). La città e la sua gente meritano di tornare ad una gestione della cosa pubblica basata su modalità di espressione dell’esercizio democratico, dove al centro ci siano il cittadino e le sue esigenze quotidiane. Vogliamo andare oltre, proponendo un nuovo metodo di Governo: partecipato, plurale e inclusivo, per scrivere insieme le pagine di un nuovo libro chiamato Salerno”.

Questa mattina, quindi, il consiglio con i seguenti punti trattati all’ordine del giorno:

1. Approvazione verbale seduta del 30.10.2020
2. Interrogazioni ed interpellanze
3. Provvedimenti finanziari:a) Assestamento generale del Bilancio di Previsione 2020 – ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica degli equilibri di bilancio – deliberazione di G.C. n. 255 del 30 novembre 2020.
b) Approvazione del Bilancio Consolidato del comune di Salerno esercizio finanziario 2019 – delibera G.C. n. 256 del 30/11/2020.
c) Riconoscimento debiti  fuori bilancio ai sensi dell’art.194 comma 1 lettera a. – delibera G.C. n. 279 del 18/12/2020.
d) Piano ordinario di revisione delle partecipazioni societarie detenute dal comune di Salerno alla data del 31-12-2019 – Provvedimenti.
e) Affidamenti in house alla società “ Sinergia srl” – Provvedimenti.
f) Ulteriori agevolazioni Tosap per i titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche di cui al d.lgs. n. 114/2020 – delibera G.C. 269 del 18/12/2020.
g) Imposta di soggiorno e sospensione primo trimestre 2021 – delibera G.C. n.280 del 18/12/2020.
h) Differimento termine pagamento canone unico o tributi minori – delibera G.C. n. 281 del 18/12/2020.

4. Sdemanializzazione-declassificazione – cessione di relitti stradali via Rafastia – Provvedimenti.
5. Regolamento per l’assegnazione e gestione degli orti urbani – approvazione
6. Mozione inerente alla delocalizzazione del capolinea/terminal bus via Vinciprova
7. Piazza Alario – comunicazione e discussione.

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30 12 2020 salerno. Consiglio Comunale Salerno

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