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Stop dalla Questura ma gli animalisti ci saranno: “Saremo lo stesso sotto casa dell’assassino”

Il Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, assieme al Partito Animalista Europeo, sabato 25 febbraio, dalle 14 alle 18, saranno sotto casa di Antonio Fuoco, nonostante l'invito del questore di Salerno di manifestare altrove

admin

L’uccisione di Chicca, il cane morto a suon di calci nel quartiere di Pastena circa 10 giorni fa, ha scosso l’intera città di Salerno. Ma non solo. La notizia della barbara uccisione di un cane di soli sei mesi ha fatto il giro d’Italia, tanto che il Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, assieme al Partito Animalista Europeo, si è subito mobilitato, non solo annunciando denuncia per seguire il processo, costituendosi in parte civile, bensì per organizzare una manifestazione a livello nazionale. La manifestazione si terrà il prossimo sabato, 25 febbraio, dalle 14 alle 18, sono stati organizzati pullman da tutta italia e le persone ad oggi che dovrebbero essere presenti sotto casa dell’uomo, Antonio Fuoco, saranno circa 300.
Questa mattina però, arriva una notizia da Enrico Rizzi, il presidente nazionale del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, che tramite una diretta facebook ha annunciato che il questore di Salerno ha notificato allo stesso, di non manifestare sotto casa di Antonio Fuoco, ma di manifestare altrove, in una piazza a 100 metri di distanza.

“Sembrerebbe che il signor Antonio Fuoco abbia esposto denuncia contro ignoti negli ultimi giorni poichè diverse persone si sarebbero presentate davanti casa sua, minacciandolo di morte e danneggiando i vetri delle finestre dell’abitazione con diversi lanci di pietre- queste le parole scritte dal questore e lette in diretta da Enrico Rizzi- Un uomo che in passato ha ucciso una donna incinta e oggi ha massacrato un cane, mi domando, come si dovrebbe chiamare se non assassino?. Mi indigno dinanzi al fatto che una persona del genere venga tutelata dal nostro Stato Italiano. Personalmente ho il massimo rispetto per il lavoro delle forze dell’ordine ma, ci tengo a dirlo pubblicamente, noi sabato 25 febbraio saremo sotto casa di Antonio Fuoco. Nessun divieto potrà fermare la nostra voglia di giustizia”.

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