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Shala: “Salerno è nel mio cuore, se Fabiani chiama gioco anche gratis”

Intervista al doppio ex di giornata. La Fotogallery del centrocampista con la maglia granata

admin

Rijat Shala è stato uno dei centrocampisti più grintosi della storia granata, un calciatore che buttava sempre il cuore oltre l’ostacolo uscendo dal campo sempre con la maglietta sudata. Lo svizzero è un doppio ex in vista della sfida di domenica contro il Novara; nella squadra piemontese ha vissuto il doppio salto dalla C alla Serie A.
Shala ai nostri microfoni ha voluto cominciare l’amichevole chiacchierata facendo un paragone tra le due realtà: “La differenza tra le due città è che a Salerno sicuramente c’è più pressione rispetto a Novara. La piazza granata è più esigente, le persone vivono di calcio, sono più passionali al sud; Salerno esige tanto perché sei obbligato a vincere e le pressioni quando aumentano spesso sono difficili da gestire. Infine, ci sono molte tv e giornali locali che aumentano la difficoltà e la pressione. Invece Novara ha un obiettivo diverso quest’anno e l’ambiente ti permette di lavorare con più tranquillità, senza pressioni ed è una cosa molto importante.”

L’ex Under21 ha parole al miele per i colori granata: “Ho solo ricordo bellissimi di Salerno e della Salernitana perché mi hanno fatto crescere molto sia a livello umano che come calciatore. Nel 2004 con il Presidente Aliberti avevamo una squadra che era in grado di fare meglio della salvezza poi ottenuta; purtroppo ci fu l’handicap iniziale di mister Ammazalorso. Quando arrivò Gregucci cambiammo marcia e facemmo un filotto incredibile di risultati positivi; se fin dall’inizio ci fosse stato il mister potevamo fare sicuramente meglio.” La società come tutti sanno fallì e dopo un’estate turbolenta una serie di imprenditori salernitani, con a capo Antonio Lombardi, ricostituì la squadra cittadina grazie al Lodo Petrucci. Rijat sposò la causa della Salernitana Calcio con enorme piacere: “La squadra fu costruita in poco tempo, ma al contempo si è lavorò bene centrando i playoff; come è andata a finire col Genoa lo sappiamo tutti, se in casa finiva 2-0 sicuramente il ritorno sarebbe stato più semplice. Purtroppo sono episodi e anche queste cose fanno parte del calcio anche se è difficile da accettarlo”.

Il centrocampista svizzero ha vissuto qualche anno dopo un’esperienza vincente e appagante a Novara. Infatti, la squadra allora allenata da Tesser si rese protagonista del doppio salto dalla Serie C alla Serie A in soli due anni: “Si era formato un gruppo incredibile, il Direttore Sportivo Sensibile fu bravo a prendere giocatori ed un allenatore che si dovevamo rilanciare; avevamo molta fame di vittorie. Il Presidente fu intelligente perchè non comprò nessuno, eravamo tutti svincolati e vincemmo il campionato con 31 risultati consecutivi stabilendo un record nei campionati europei. L’anno successivo in B facemmo un solo acquisto con Marianini, tenendo il gruppo unito perché solo così si può fare bene ed arrivare in alto; in questo modo vincemmo i playoff e fummo promossi in serie A dopo 55 anni.”
Shala però non ha perso i contatti con la Salernitana e con la città di Salerno, infatti: “La settimana scorsa ero a Salerno per trovare degli amici, sono rimasto molto contento perchè non ci andavo da due anni.” Rijat anche dalla lontana svizzera segue le vicissitudini della bersagliera: “La Salernitana ha avuto un buon inizio certamente, ma poi vi è stato un vistoso calo; invece il Novara in questo momento dopo le prime giornata è in forma, ha fatto un filotto di vittorie considerevole. Domenica non sarà facile per la Salernitana perché è obbligata a vincere, mentre il Novara sarà più tranquillo.”

La differenza questa domenica per l’ex centrocampista della nazionale svizzera non la faranno in particolare i calciatori: “Secondo me più che i giocatori la faranno i tifosi, perché Salerno ha una tifoseria incredibile, sono molto attaccati alla maglia. In campo, invece, Evacuo è un elemento molto pericoloso e sta segnando a raffica. Massimo Coda? E’ un grande giocatore e sicuramente si sbloccherà nelle prossime gare.”
L’ex numero 14 granata era riconosciuto come un mastino in campo, un ruba palloni di qualità. Nella Salernitana attuale secondo lui: “Pestrin è quello più simile a me, ci ho anche giocato contro qualche volta, mi rivedo in lui, forse ha più qualità di me. Manolo assieme a Sciaudone sono degli ottimi centrocampisti per i granata; con Daniele ho anche giocato insieme a Taranto. E’ un ragazzo che fa gruppo e giocatori come lui servono nello spogliatoio. In questo momento non vive un periodo positivo, forse anche colpa delle attuali pressioni e una serie di decisioni forse non felici.”
Shala in questo momento è in pausa e sta studiando per prendere il patentino di allenatore “Uefa B”. Il centrocampista è ritornato a casa dopo un’esperienza formativa: “Sono stato a Vanuatu in Oceania ed ho disputato la Champions League (nell’Amicale F.C. ndr), è stata un’esperienza bellissima. Da gennaio mi guardo in giro perchè mi sento ancora bene fisicamente e penso di poter dire la mia, sono ancora giovane.”

La Salernitana in questo momento è un po’ a corto di effettivi, se a gennaio Fabiani lo chiama? “Se il Direttore mi chiama vengo a piedi a Salerno gioco gratis.”
Infine Shala vuole salutare tutti gli aficionados granata: “Ringrazio i tifosi per quello che mi hanno dato quando ero presente, sono sempre nel mio cuore come anche la città, bellissima calorosa che ti dà tantissimo; sono molto contento di aver fatto due anni che a Salerno, a livello umano mi hanno dato tantissimo.

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