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Sette giorni di rabbia e confusione, al tramonto appuntamento con le streghe

Rosina in panchina, Benevento che arriva da due sconfitte consecutive, tanti aspetti da analizzare nella gara del Vigorito

admin

Dopo due sconfitte consecutive quella di Benevento, oggi, rappresenta per la Salernitana la gara della svolta. O almeno questo si chiede ad una squadra che dopo una settimana di veleni e polemiche si deve ricompattare in una derby che rappresenta davvero il crocevia per continuare questa stagione da alti e bassi. Ma anche con la consapevolezza di cancellare due prestazioni contro Trapani e Spal che hanno fatto arrabbiare molto la tifoseria. Inoltre anche il caso Rosina che ha tenuto banco da mercoledì mattina con il calciatore che non si sarebbe presentato nel ritiro di Paestum giustificato, poi, dalla società con un permesso che gli sarebbe stato accordato. La tifoseria non è stata tenera con i calciatori. Uno striscione, che sarà l’unico presente al Vigorito oggi pomeriggio con su scritto “indegni” campeggerà nello stadio sannita per ricordare come questa gara, di grande spessore, debba essere affrontata con lo spirito da Salernitana, da squadra ferita che vuol rialzarsi subito e non finire nel tritacarne di altre polemiche che certamente non faranno bene alla causa granata.
Il Benevento, anch’esso reduce da due sconfitte consecutive, è in una invidiabile posizione di classifica. Certamente la squadra di Baroni renderà la vita dura alla squadra di Bollini, un tecnico che oggi si gioca gran parte della  sua credibilità ed anche la panchina. Forse. Perché il tecnico lombardo finora non ha inciso di molto su una squadra che poteva e doveva fare molto di più. A sua scusante infortuni e squalifiche che ne hanno frenato la corsa. Ed è l’unica attenuante così come la classifica molto corta e che anche con i risultati della 29esima giornata ha provocato una divisione tra le squadre che lottano per i play off e le altre che vogliono evitare playout e retrocessione.
Ritornando alla formazione c’è da dire che Bollini riproporrà il 4-3-3 marchio di fabbrica suo con Bernardini che dovrebbe tornare in difesa, Odjer a centrocampo con Busellato. Panchina per Rosina che ha perso in un sol colpo fascia di capitano e posto in squadra. E allora ci chiediamo: ma ha inciso la mancata partecipazione al mini ritiro di Paestum del fantasista? Crediamo di si perché malgrado le smentite ed il comunicato della società la punizione c’è stata. E non poteva essere altrimenti..
di Enzo Sica
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