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Scuola, inizia l’anno scolastico con i corsi di recupero: tra oggi e domani i primi ritorni

Tra oggi e domani inizia il nuovo anno scolastico 2020/2021 per molti insegnanti impegnati nelle prime riunioni e nella pianificazione delle attività prima del ritorno a scuola degli alunni. Diverse scuole apriranno oggi e domani anche per il recupero degli apprendimenti, a scegliere se procedere o meno con l'ingresso degli studenti o con la didattica a distanza sono proprio i singoli istituti.

scuola e università asalerno post

Tra oggi e domani inizia il nuovo anno scolastico 2020/2021 per molti insegnanti impegnati nelle prime riunioni e nella pianificazione delle attività prima del ritorno a scuola degli alunni. Diverse scuole apriranno oggi e domani anche per il recupero degli apprendimenti, a scegliere se procedere o meno con l’ingresso degli studenti o con la didattica a distanza sono proprio i singoli istituti.

“Quello che stiamo per vivere è un inizio davvero particolare: tutti voi, docenti, dirigenti, personale Ata, siete ben consapevoli del fatto che stiamo per scrivere, insieme, un capitolo nuovo e determinante nella storia della nostra scuola” le parole del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina in una lettera aperta al personale scolastico. “Siate innanzitutto fieri del lavoro fin qui svolto. Veniamo da mesi difficili in cui, come comunità scolastica, abbiamo dovuto reagire ad una pandemia che ha colto il mondo di sorpresa, travolgendolo. Abbiamo affrontato un evento inatteso e davvero doloroso per noi che viviamo del contatto con gli studenti: la sospensione delle attività didattiche in presenza. La didattica a distanza, nonostante le difficoltà, ha tenuto vivo il legame con le nostre ragazze e con i nostri ragazzi. Insieme poi, a giugno, abbiamo riaperto i nostri Istituti, per la prima volta, per lo svolgimento degli Esami di Stato delle scuole secondarie di secondo grado. In molti avevano messo in dubbio la nostra capacità di organizzarli in presenza, allarmando su possibili fughe di commissari e presidenti di commissione. In pochi hanno poi voluto raccontare con quale spirito di servizio la scuola tutta abbia gestito senza alcuna criticità una prova che resterà nella storia e nel cuore di studentesse e studenti. Anche di questo non posso che ringraziarvi uno per uno”.

Servirà la mascherina?

Secondo il Comitato Tecnico Scientifico non sarà necessaria a scuola se verrà rispettata la distanza di almeno un metro. Sempre secondo il Cts nella scuola primaria: “per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto). Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria”.

Per il Comitato Tecnico Scientifico l’uso delle mascherine è solo una delle misure di prevenzione che devono essere implementate in ambito scolastico in una corretta associazione con tutte le altre misure già raccomandate. L’apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, ma lo è altrettanto la sicurezza e la continuità delle attività. Pertanto, accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte.

“Questa estate, insieme alle misure e alle risorse per la ripartenza – ha dichiarato il Ministro Lucia Azzolina – abbiamo voluto dare un segnale concreto alle famiglie in difficoltà. Abbiamo dato soldi direttamente alle scuole per libri e kit didattici. Un finanziamento diretto che consente di venire subito incontro, con acquisti immediati, alle esigenze delle studentesse e degli studenti”. In Campania parliamo di 456.800 euro, distribuiti in 571 istituti scolastici, ne beneficeranno 74.434 studenti delle secondarie di primo e secondo grado.
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