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Scontri al vertice: dal “Del Conero” alla vittoria in laguna

La storia dei big match in campionato, quelle gare che "segnano" una stagione

Marco Rarità

Scontro al vertice Salernitana-Benevento, pochi ma intensi quelli presenti nella storia della squadra granata. Nulla a che vedere con le gare “spareggio”, quelle ricordate come gare di cartello tra prime della classe, nel campionato, sono davvero rarissime negli ultimi cinquant’anni.

La più recente vede in panchina per la Salernitana proprio Fabio Brini. È il 2008, mancano 5 giornate alla fine a la Salernitana si presenta in casa dell’Ancona per mantenere il vantaggio sui dorici in seconda posizione. In primo tempo entusiasmante dei granata, prima Ciarcià e poi Di Napoli zittiscono il Del Conero.

Sul finire della prima frazione accorcerà le distanze Mastronunzio prima della rete del pari, nella ripresa, firmata da Nassi. Entrata di diritto nella favola della Salernitana la gara in laguna, dieci anni prima. È la squadra di Delio Rossi che andrà a vincere con tre reti di scarto in casa della capolista lanciando i granata in vetta, lì dove “la capolista se ne andò”.

Tutt’altro sapore l’incontro al Vestuti con il Taranto nel 1990. Agli uomini guidati da Agostino Di Bartolomei bastava un punto per mantenere il secondo posto nel campionato e salire a “braccetto” con i pugliesi in cadetteria. Un battito diverso colpì i supporters granata nell’impianto di piazza Casalbore, era il 1982, nel cuore del girone di ritorno e in lotta per il secondo posto utile alla promozione diritta la Salernitana ospitò la capolista Arezzo.

Dopo 8 minuti fu Zaccaro a far esplodere di gioia la Curva Nuova ma non servirà, quella squadra nelle successiva 6 partite raccolse solo 5 punti e abbandonò per sole tre lunghezze il sogno della B. Analogo destino si presentò, ironia della sorte sempre 10 anni prima.

Nel 1972, al giro di boa, i granata erano ad un solo punto dal Brindisi. La crisi della società e un calo atletico fecero il resto, si arrivò allo scontro con la capolista pugliese a 9 giornate dalla fine. Pantani nel primo tempo colpì i bianco azzurri ma sullo scadere fu Antonio, detto Mimmo, Renna a gelare il Vestuti e portare sulla terra il popolo granata.

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