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Scenari pagani, uno scrigno di emozioni con “Il Gelo” di Mimmo Borrelli

Auditorium S. Alfonso Maria de' Liguori, sabato 4 febbraio 20.45. L'omaggio ad Eduardo del più grande drammaturgo italiano durante la 25esima edizione della kermesse curata dal Direttore artistico di Casa Babylon Theatre, Nicolantonio Napoli

Alfonso Maria Tartarone

Dove e quando

04/02/2002 - 04/02/2002

Auditorium S. Alfonso Maria de' Liguori, Pagani

Si apre il sipario ed al suo interno, come in uno scrigno ricco di emozioni lungo venticinque anni, Mimmo Borrelli riabbraccia Scenari pagani omaggiando Eduardo. In scena “Il Gelo”, sabato 4 febbraio alle ore 20 e 45 presso l’Auditorium S. Alfonso Maria de’ Liguori di Pagani. La Cupa, Napucalisse, ‘A Sciaveca: sono solo alcune delle opere magistralmente guidate dal più grande drammaturgo italiano. Mimmo Borrelli, però, ama intraprendere nuove sfide ed “Il Gelo” è il dono perfetto per Nicolantonio Napoli, Direttore Artistico Casa Babylon Theatre, e Scenari pagani 25. Si tratta dell’unico spettacolo nella provincia salernitana dopo il debutto al “Efestoval – Il Festival dei vulcani” dello scorso settembre alla Chiesa delle Anime Pezzentelle di Napoli. Ad anticipare la quarta serata della kermesse l’AperiSpettacolo, a partire dalle ore 20 e 30, a cura di Ritratti di territorio.

LO SPETTACOLO

Il Gelo è un lavoro intimo e pieno di gloria, con un impianto scenico dato da pochi elementi di grande efficacia per accogliere con umiltà la voce di Eduardo De Filippo, a conclusione. Reso da Borrelli con grazia e potenza, ha un incipit sulla solitudine della scrittura. Eduardo amava comporre poesie durante le pause che gli concedeva l’attività teatrale e l’attore lo immagina tra le quattro mura del suo camerino, intento a fissare su carta i suoi pensieri. Saranno tre i personaggi a cui darà voce Mimmo Borrelli per definire il senso narrativo della sua performance: Vincenzo De Pretore, un ladruncolo in cerca di un santo protettore; Baccalà, un guitto che vive alla giornata recitando per strada; Padre Cicogna, un prete che abbandona l’abito talare per sposarsi. Tre storie diverse segnate da un comune destino di morte. Questi personaggi, come il culto tutto napoletano delle anime pezzentelle, richiamano la dimensione tragico-popolare della Napoli messa in versi da Eduardo. La poesia “Il gelo”, composta per l’occasione dallo stesso Mimmo Borrelli, è un sincero e appassionato tributo che Borrelli ha voluto dedicare a Eduardo (photocredit: Mariana Silvana Dedu)

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