“Una tragedia umanitaria”. E’ stato definito così il 22esimo sbarco per il porto di Salerno. Il Mediterraneo, questa volta, non ha risparmiato la vita vita a ben 26 donne, probabilmente di origine nigeriana. Il molo di Salerno ha vestito i panni del “porto della salvezza” ancora una volta. La nave spagnola “Cantabria” è arrivata al molo 3 gennaio intorno alle 9 di mattina. I primi a scendere sono stati proprio i corpi delle donne. Come queste donne abbiamo perso la vita, è ancora un mistero. Non è ancora possibile sapere dove fosse diretto quel gommone e cosa sia successo tra le onde del mare.
Altre volte il porto di Salerno ha accolto migranti, vivi e morti. Ma ventisei donne sono un peso, sono tante. Un numero che fa pensare e riflettere sugli ultimi istanti della loro vita. Ad attendere i corpi ci sono stati 4 medici legali, forze dell’ordine, Prefetto e 18 carri funebri. I copri sono stati portati all’obitorio del cimitero di Salerno. Oggi, sarà effettuato un primo esame esterno per capire se sono state vittime di violenze e abusi. Le cause, attualmente, sono tra le più disparate. Si parla di un possibile naufragio e un successivo annegamento, ma non si esclude la pista dell’omicidio.
Solo l’autopsia potrà confermare le vere cause della morte. Inoltre, non si conoscono le loro generalità e per identificarle, saranno assegnati dei numeri ad ogni salma. A bordo della nave c’erano anche alcuni parenti delle vittime che saranno ascoltati, nel corso delle prossime ore, per chiarire la dinamica dell’accaduto ed avere un quadro completo per dare luce e verità a questa ennesima tragedia umana.
Una volta stabilito il motivo del decesso, le donne saranno seppellite in diversi cimiteri nel salernitano. Solo in 9 resteranno a Salerno, gli altri corpi saranno sepolti tra Baronissi, Battipaglia, Cava de Tirreni, Montecorvino Rovella, Pellezzano, Contursi Terme, Sala Consilina, Petina, Sassano, Montesano sulla Marcellana, Atena Lucana, Polla, Pontecagnano.
Sono 375 i migranti tratti in salvo. 259 gli uomini e 116 le donne, di cui 9 in gravidanza, e circa 50 minori. La macchina organizzativa della Protezione Civile e Croce Rossa, ha atteso i migranti dalle 8 di questa mattina. La Protezione Civile ha voluto anche ricordare il direttore Rosario Caliulo, scomparso a settembre. Quella di oggi è stata la prima assenza per il “boss buono” che era solito essere in prima linea nell’accoglienza dei migranti arrivati negli anni a Salerno.
In questo 22esimo sbarco nessuno scafista è sceso dalla nave. Non si sono riscontrati grandi problemi organizzativi o malattie infettive tra i fortunati che hanno toccato la terra ferma. Solo alcuni feriti. Questa potrebbe essere l’unica nota positiva. Intorno alle 12 i migranti sono stati visitati, gli è stato offerto loro un pasto e delle ciabatte. Le donne gravide sono state controllate al Ruggi d’Aragona. Una volta concluse le operazioni di primo soccorso, i migranti saranno trasferiti nei vari centri d’accoglienza di tutta Italia.