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Sbarco migranti a Salerno, le direttive dell’Asl: 20 donne in stato di gravidanza

Avviata la macchina organizzativa predisposta dall'Asl di Salerno, il direttore generale Giordano: "Erano in uno stato di sfinimento fisico e mentale, nostra organizzazione efficiente e reattiva"

La macchina organizzativa predisposta dall’Asl Salerno in occasione del nuovo sbarco di migranti avvenuto questa mattina al porto di Salerno si è rivelata ancora una volta valida ed efficiente, nonostante l’elevato numero delle persone trasportate, molte delle quali bisognose di cure e assistenza. Infatti, così come preannunciato dalla Prefettura di Salerno, la nave Aquarius ha trasbordato 1004 migranti, di cui 886 maschi, 118 femmine e 193 minori. Tra questi 20 donne in stato di gravidanza ed altre persone affetta da varie patologie, anche chirurgiche. Come già fatto nelle precedenti occasioni, il Direttore Generale, Antonio Giordano, ha provveduto ad attivare gli interventi necessari a garantire l’accoglienza dei profughi e le attività di emergenza e prima assistenza, con il Servizio 118 aziendale e gli operatori del Distretto di Salerno. Sono stati immediatamente allertati il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Ruggi e quelli dei presidi ospedalieri di Sarno, Nocera Inferiore, Battipaglia ed Eboli, per eventuali ricoveri ed emergenze. In particolare i vari livelli di intervento si sono articolati come segue:

– La Struttura Emergenza Urgenza-118, diretta dalla dott.ssa Gerarda Montella, ha avuto il compito di
coordinare tutte le attività di assistenza, attivando tre ambulanze ed una Postazione fissa (PMA) dotata
di dodici posti letto con brandine, con la presenza di un medico anestesista, due medici del servizio
118, un medico della Continuità Assistenziale, un dermatologo e quattro infermieri.

– Il Distretto di Salerno, diretto dal dott. Vincenzo D’Amato, è stato chiamato ad assicurare la presenza di
un pediatra, un ginecologo, un’ostetrica e due infermiere, provvedendo, inoltre, alla fornitura del
materiale per le medicazioni e i primi trattamenti (garze medicalizzate, pomate, antipiretici anche
pediatrici ecc.).

– Il Dipartimento di Prevenzione, diretto dal dott. Domenico Della Porta, ha provveduto ad attivare la
sorveglianza di eventuali stati di sindrome patologico-infettive.

Al termine della giornata molto intensa, è lo stesso direttore generale a tracciare un primo bilancio delle attività: “I nostri operatori sono stati duramente impegnati nelle operazioni di accoglienza e cura dei tanti uomini, donne e bambini, sbarcati al Molo Manfredi in uno stato di sfinimento fisico e mentale. La nostra organizzazione –continua il dottor Antonio Giordano- si è rivelata efficiente e reattiva, fornendo una risposta pronta ed efficiente alle diverse esigenze manifestatesi nel corso della giornata. Vorrei ringraziare, a tal proposito, tutto il personale impegnato per la professionalità e le doti umane messe in campo anche questa volta”.

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