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Salerno Pride 2019, l’Arcigay presenta la mostra concorso Apollo Mediterraneo

Il presidente dell'Arcigay Salerno: “Orgogliosi dei nostri corpi, delle nostre affettività e del patrimonio storico e culturale della nostra comunità. Il Pride è anche momento di valorizzazione delle nostre radici e delle nostre identità. L’Apollo salernitano simbolo di pace e di incontro tra culture differenti”

SALERNO | In occasione del SalernoPride2019, il Comitato Arcigay Salerno “Marcella Di Folco” propone la Mostra Concorso APOLLO MEDITERRANEO, un evento che intende coinvolgere gli artisti locali e valorizzare il patrimonio artistico-culturale della provincia di Salerno. L’iniziativa sarà presentata nel corso di una Conferenza Stampa domani alle 11 presso il Museo Archeologico Provinciale, anche grazie al Patrocinio della Provincia di Salerno e del Comune di Salerno. Nel corso della conferenza stampa, in diretta dalla Sala della Testa di Apollo, sarà possibile assistere alla performance di Body Painting a cura di Orsola Supino. Con la curatela di Fedele Di Nunno, la mostra sarà allestita dal 25 a giugno al 3 luglio, con un evento domenica 30 giugno in occasione della ricorrenza dei 50 anni dei Moti di Stonewall, e sarà l’occasione per premiare l’artista che avrà interpretato al meglio i temi dei diritti civili e delle uguaglianze e che, grazie ad una giuria di esperti, sarà scelta come opera che rappresenterà il PREMIO per la Prima Edizione di APOLLO MEDITERRANEO, riconoscimento che verrà consegnato ad una personalità locale o nazionale che si è particolarmente distinta nella difesa dei diritti delle persone lgbti+ e di tutte le marginalità e fragilità sociali del nostro tempo. “A cinquanta anni dai Moti di Stonewall, il Comitato Territoriale Arcigay Salerno ha scelto di raccogliere intorno al Pride del prossimo primo giugno, istituzioni, enti, associazioni, gruppi e movimenti per vivere un momento di rivendicazione, memoria, sensibilizzazione e confronto intorno alle questioni emergenti del nostro tempo. Il documento politico presentato raccoglie le istanze di una vasta comunità di donne e uomini che chiede più diritti, più accoglienza, più dignità per tutte e tutti nei contesti di vita affettiva, lavorativa, sociale e culturale. Proprio in questa particolare ricorrenza, si è pensato di valorizzare la relazione con l’istituzione provinciale ed i suoi settori legati all’arte ed all’archeologia, proponendo momenti di valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico a partire dalla Testa di Apollo, anche quest’anno simbolo del Salerno Pride – ha dichiarato Francesco Napoli, Presidente Arcigay Salerno”.

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Interverranno all’evento di sabato 16 marzo: Michele Stianese, Presidente della Provincia di Salerno; Mariarosaria Vitiello, Consigliere politico in materia di politiche culturali, educative e scolastiche; Paky Memoli, Consigliera ai beni ed alle attività culturali, Provincia di Salerno; Gaetana Falcone, Assessore Pari Opportunità, Comune di Salerno; Francesco Napoli, Presidente Arcigay Salerno; Fedele Di Nunno, Curatore Come ha dichiarato Fedele Di Nunno, curatore della mostra:”Il simbolismo dell’opera, la cui vicenda sintetizza bene il valore dell’incontro tra culture differenti e il ruolo del mediterraneo nella storia della nostra città e provincia, si lega anche alle circostanze legate al mito di Apollo, divinità la cui mitologia incarna l’essenza della visione greca della sessualità e dell’omosessualità con tutto il suo portato affettivo e politico legato alla vita della comunità dell’epoca. Senza voler collegare ovviamente, il concetto di omosessualità moderna con quello antico (errore che spesso si compie), si è ritenuto opportuno valorizzare sia l’opera presente sul nostro territorio sia la storia che rappresenta oltre che il mito che tramanda. La Testa di Apollo incarna, a nostro giudizio, una storia meticcia che ben descrive quanto prezioso sia l’incontro con l’altro e tra le culture; simbolicamente la “testa venuta dal mare” si contestualizza simbolicamente, e non solo, con il tema delle migrazioni, ma anche con il tema del riconoscimento delle differenze e la valorizzazione delle uguaglianze. L’opera nella assenza del corpo che le è appartenuto valorizza, proprio in assenza, la portata dirompente di bisogni e istanze di vita di ciascuno dei nostri corpi: salute, affettività, lavoro, casa, istruzione, luoghi di comunità. Pur nell’assenza, l’opera ci rimanda la centralità dei corpi e delle soggettività”. Intanto fervono i preparativi per la manifestazione del primo giugno, previsto il consueto corteo cittadino con un itinerario che abbraccerà idealmente tutta la città e tutta la provincia salernitana e che vedrà la partecipazione di associazioni, gruppi e movimenti non solo locali ma anche di molta parte del Mezzogiorno. Hanno infatti aderito Arcigay Basilicata e molte associazioni lgbti+ della regione Puglia.

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