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Salerno piange Enrico Alberti, la sua storia tra Tom Rosati e quei 30 giorni da dirigente

Uomo tutto d'un pezzo, pochi giorni da dirigente granata nell'estate del 1988, ha vestito per tre anni la maglia della Salernitana con Pierino Prati

Marco Rarità

Un legame indissolubile con un uomo che ha fatto la storia del club granata, Tom Rosati, quasi un mese o poco più da dirigente e un passato da calciatore al fianco di Pierino Prati. La storia della Salernitana è fatta anche di uomini come Enrico Alberti, la notizia della sua scomparsa ha creato un profondo dispiacere nel cuore di tanti salernitani che lo ricordano con affetto. Uomo tutto d’un pezzo, una vita dedicata al calcio, quello che emerge dai racconti dell’epoca. Alberti ha vissuto tre anni a Salerno vestendo il granata a partire dal 65, proprio con Tom Rosati e l’indimenticato Pierino Prati. Poi la carriera da direttore sportivo, con l’esperienza, per la verità poco felice anche a Salerno. Con Soglia presidente Enrico Alberti rimase solo un mese circa nell’inizio stagione 1988/1989. Arriva Agostino Di Bartolomei alla Salernitana, Enrico Alberti individua in Carlo Sordo l’allenatore ideale per la nuova Salernitana. In una settimana ingaggia Della Pietra dal Casarano, Incarbona e Di Sarno dall’Arezzo, Romiti dal Campobasso. Ma al ritiro a Cascia probabilmente si rompe qualcosa, i granata perdono all’esordio in coppa Italia contro la Battipagliese. Dopo altri risultati di inizio stagione non positivi la società esonera il tecnico ma senza il parere del direttore Enrico Alberti. Così il ds si dimette e saluta Salerno per riabbracciarla solo da avversario. Tramite social corre il ricordo per l’ex atleta e dirigente granata, la richiesta dei tanti tifosi alla società, giocare con il lutto al braccio per rendere omaggio al passato di Enrico Alberti.

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