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Salerno-Costa d’Amalfi: nelle mani del Ministro Padoan la svolta storica

Progetto per l'allungamento della pista è pronto ma manca la firma sul decreto di gestione totale

Marco Rarità

Il futuro dell’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi dipende tutto dal Ministro dell’Economia. Manca, infatti, solo la firma sul decreto di gestione totale con la concessione dei 40 milioni di risorse già previste per lo scalo salernitano.

«Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare per conservare la dotazione dei 40 milioni di euro che ci è assegnata dal governo nazionale» Ha dichiarato il presidente del cda della società di gestione dell’aeroporto di Salerno Antonio Ilardi. «Abbiamo dato chiara testimonianza di un aeroporto operativo e focalizzato al suo futuro, il potenziamento delle infrastrutture. Il 28 aprile abbiamo avuto dall’Enac l’approvazione tecnica del piano di sviluppo aeroportuale, il giorno dopo abbiamo consegnato il progetto definitivo sia all’Enac che al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Abbiamo fatto quanto era nelle nostre possibilità con un miracolo in soli 6 mesi. Ora attendiamo risposte chiare dal Ministro dell’Economia per la firma del decreto di gestione totale, è assurdo che da una parte il Ministero assegna a Salerno 40 milioni e dall’altra non firmi il titolo concessorio che consente all’aeroporto di spenderli. Su questo aspetto chiediamo la mobilitazione delle forze politiche e dei cittadini di questa provincia».

Proprio su questo aspetto si è espresso anche il presidente del consorzio aeroportuale Mariano Lazzarini: «I prossimi 25 giorni segneranno la differenza. Vogliamo incontrare i candidati presidenti alla Regione Campania per capire nelle loro linee programmatiche l’aeroporto di Salerno –Costa d’Amalfi che posto occupa. È un atto dovuto, anche da chi si candida alla Regione». Il presidente Ilardi poi si è espresso sulla situazione attuale dello scalo salernitano e sul futuro dell’infrastruttura:

«L’aeroporto di Salerno è completamente operativo, attualmente, per i voli di natura generale, cioè voli privati, delle persone che atterrano a Salerno essenzialmente per raggiungere la Costiera Amalfitana. Poi le mete sono anche Capri e Positano. Sono aerei importanti perché si tratta di turisti che spendono sul territorio somme ingenti. Per attrarre flussi commerciali è necessario allungare la pista. Stiamo svolgendo ragionamenti di partnership con alcuni operatori degli aeroporto di Firenze, Cagliari e Venezia – svela Ilardi – insieme parteciperemo alla fiera internazionale dell’aviazione a Ginevra per attrarre ulteriori flussi nello scalo di Salerno e sviluppare quel segmento di traffico non sviluppabile con le attuali condizioni infrastrutturali».

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