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“Salerno-Avellino è sempre più la strada della morte”

L'allarme di Rifondazione Comunista: "Eppure i soldi ci sono ma il Governo pensa ad altro, fino a quando conteremo i nostri morti?"

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10 aprile, sulla Salerno Avellino diverse centinaia di automobilisti bloccati per ore a seguito di un incidente stradale. Durante il blocco una signora ha avuto un malore;

14 aprile, un diciassettenne perde la vita per un incidente.

“Questo è il bilancio tratto dagli organi di informazione degli ultimi 4 giorni”. Evidenzia in una nota il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea in merito agli ultimi due casi di cronaca legati alla viabilità sulla Salerno-Avellino: “In realtà tutti noi potrebbero fare un resoconto quotidiano di incidenti, vittime, blocchi e quant’altro sulla Salerno – Avellino. Da alcuni mesi il nostro partito in tutte le sue articolazioni territoriali e interprovinciale tenta di portare all’attenzione dell’agenda politica locale e nazionale la necessità di non perdere per la seconda volta i fondi stanziati per i primi due lotti lo scorso 21/3/2018″.

“Ad eccezione di prese di posizione da parte di alcune e poche amministrazioni locali, la giunta Valiante ad esempio, che hanno raccolto il nostro grido di allarme lanciato insieme ad ampi settori della Cgil, come gli edili e il settore dei trasporti in prima fila, tutto il “resto del mondo” a partire dalla deputazione locale si è caratterizzato con il loro assordante silenzio”. Prosegue la nota del partito.

“A dire il vero alcuni di loro si sono fatti “notare” solo per una passerella in un convegno organizzato con i costruttori da un ente locale che è stato tra i pochissimi a spiccare perla sua assenza alla nostra iniziativa dello scorso 30/11/2018. Auspichiamo che almeno in questo frangente evitino le “esternazioni” di rito” .

“La verità è purtroppo drammatica: con questa classe politica locale (sia al governo che attualmente all’opposizione) la “strada della morte” continuerà quotidianamente a produrre vittime. Si riuscirà a scongiurare lo scippo dei fondi e a far partire i primi lavori e a spendere i fondi stanziati solo se il movimento sindacale e le forze politiche di sinistra riusciranno a mettere concretamente in campo un forte e motivato movimento di massa. Il partito della Rifondazione Comunista è in campo e unitariamente si adopererà per la costruzione di tale movimento”.

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