Impresa di Pulizia a Salerno

I salernitani rivivono la storia con il libro “Salerno, città di Matteo”

Dalla Seconda guerra mondiale alla tragica alluvione, dalla nascita del centro storico all'estensione del territorio, la storia di Salerno riletta con gli occhi di chi l'ha vissuta in prima persona

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“I ragazzi sono come le rondini, vanno via in posti lontani ma poi ritornano sempre. Il nostro compito è quello di dare valore al loro ritorno. Questo libro è stato concepito per dar la possibilità a giovani e adulti, di entrare nella storia della città con occhi diversi. Con gli occhi di chi ha vissuto tragedie e gioie. Non dobbiamo mai dimenticare che noi facciamo parte dell’Europa, ed essere europei significa essere cristiani, con tolleranza e apertura, ma coltivando i valori della nostra religione”.

Queste sono state le parole della professoressa Marianna Bortone Blasi che ha curato e ideato il progetto, parole dette con emozione, umiltà e gentilezza che contraddistingue una docente cosciente di aver regalato ai suoi alunni qualcosa di più, qualcosa che sui libri di storia non potranno scoprire o vivere.
Il libro “Salerno, città di Matteo” è stato presentato questa mattina, nella Sala del Gonfalone, a Palazzo di Città, ed è stato pubblicato dalla Fondazione Comunità Salernitana, con la collaborazione dei docenti della scuola “Lanzalone”, dai rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private, esponenti della Chiesa, della società civile e del mondo del giornalismo.
Un interno anno scolastico per rivivere in prima persona la storia del Santo patrono, San Matteo, le origini della città di Salerno, dal rione Fornelle fino all’estensione del territorio. Dalla Seconda Guerra Mondiale all’alluvione che distrusse la città e cambiò numerose vite. I ragazzi hanno raccolto le voci dei protagonisti del proprio quartiere, le Fornelle, riscoprendo storia, usanze, tradizioni e costumi. Alla presentazione di questa mattina hanno partecipato coloro che sono stati intervistati dagli alunni e tutti quelli che hanno rilasciato testimonianze sulla storia recente e passata di Salerno. Tra questi i portatori di San Matteo, le signore delle Fornelle, oltre, ovviamente, gli studenti della scuola Lanzalone.

“Un grazie va a tutti i 48 studenti che hanno collaborato con entusiasmo al progetto, ai docenti, giornalisti, esponenti della Chiesta, che ci hanno aiutato a ricostruire passo dopo passo, la storia di Salerno.. città di Matteo”. Conclude la professoressa Blasi.

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