Salernitana, troppi errori

Squadra appannata e scelte discutibili alla base del ko

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Il gol di Diop ha gelato l’Arechi, che già si era raffreddato notevolmente per la prestazione scialba della Salernitana.

Il pari era un piccolo contentino, comunque un passo avanti nel testa a testa col Benevento, ma il guizzo dell’attaccanti materano nel finale ha cambiato lo scenario.

Ora Salernitana e Benevento sono appaiate in classifica ad otto turni dalla fine ma con i granata avvantaggiati dallo scontro diretto a favore. Dopo la vittoria di Lecce, c’era la sensazione che la squadra di Menichini potesse produrre l’allungo decisivo ed invece ora è tutto da rifare.

Contro il Matera la squadra granata è apparsa appannata, poco brillante. Testa e gambe non sono state all’altezza delle precedenti partite. Menichini si è complicato la vita scegliendo di rischiare Calil, che non si era allenato per due giorni, salvo poi doverlo sostituite nell’intervallo.

In più, anche Negro non era al top e forse sarebbe stato preferibile varare una staffetta tra i due, puntando dall’inizio su Mendicino che, sebbene non abbia sfoderato una prova indimenticabile, era quanto meno in condizioni fisiche migliori. Resta, poi, il mistero Cristea, invocato dagli spalti da Lotito ed ignorato dal tecnico.

Non ha convinto la scelta di preferire Bocchetti a Franco sulla sinistra come quella di relegare ancora in panca Bovo che avrebbe potuto dare più freschezza al centrocampo, unico reparto non interessato dal turnover voluto da Menichini.

Il 4-4-2 iniziale era una felice intuizione ma gli interpreti non era del tutto adatti. Poi la stanchezza ha preso il sopravvento ed all’ultimo secondo è arrivata la beffa. Il campionato non è ancora finito, ora la Salernitana l’ha capito sulla propria pelle.

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