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Salernitana, io speriamo che me la cavo…

Prova gagliarda con l'Inter, nonostante lo 0-4, Paulo Sousa che si dice sereno e 180' di fuoco alle porte con le gare contro Monza e Cagliari

Alfonso Maria Tartarone

“Non posso controllare le voci sul mio futuro. Non ci penso. Tutti gli allenatori sono in discussione, siamo legati ai risultati. Sono sereno e consapevole di quello che faccio”, le parole di Paulo Sousa al triplice fischio di chiusura di Salernitana-Inter 0-4. I granata hanno fatto la loro parte, sono riusciti a far sudare le classiche sette camice ai più quotati avversari prima dell’ingresso in campo dello scatenato Lautaro. Il gol del possibile pari annullato per questione di centimetri brucia ancora.
Morale della favola? Io, speriamo che me la cavo. Giochi bene e non raccogli punti. Giochi male e non raccogli punti. Certo, mancano tante (troppe) giornate alla fine del campionato e far processi non giova a nessuno. Più punti di domanda, però, sono leciti. Riuscirà la formazione guidata dal tecnico portoghese a confermare la categoria? Era necessario agire diversamente sul mercato (sia in entrata che in uscita)? Il problema è rappresentato dall’allenatore o dalla rosa a disposizione? Lo scopriremo, probabilmente, in 180 minuti quando i campani andranno ad affrontare la trasferta di Monza e la gara casalinga con il Cagliari.

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