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Salernitana-Pro Vercelli, la storia di quel mister-scultore al Vestuti

Litigò con il direttore sportivo e poi.. ecco la storia di uno dei pochi precedenti tra le due squadre

Marco Rarità

Che storia è? Questa è la storia di Salernitana-Pro Vercelli, due squadre che nella vita calcistica di questo paese si sono affrontate solo quattro volte, due a Salerno e due in Piemonte. Due campionati, uno di B nel 1938/39 e uno di C, nel 1957/1958, e sì, la Salernitana con la Pro ha sempre perso. Vogliamo parlare però di quella che è la sconfitta più “recente”, quella partita giocata al Vestuti 58 anni fa. Dobbiamo partire dal campionato precedente, quello del 56′ quando sulla panchina della Salernitana c’era un signore nato a Milano, si chiamava Paolo Todeschini, ai primi anni da allenatore. Todeschini, “personaggio” di quei tempi, diplomato in Belle Arti a Milano subito dopo aver appeso le scarpette al chiodo fu autore di diverse opere, sculture esposte anche in diversi musei, raffiguranti noti sportivi dell’epoca.

Un mister-artista e la sua Salernitana era stata costruita per raggiungere la promozione. Dopo un avvio entusiasmante la squadra perde il ritmo, cinque partite consecutive con l’espulsione di un giocatore, corsi e ricorsi storici, sconfitta immeritata a Cremona e match delicato in casa con la Reggiana. Quella gara la Salernitana la vince, con una rete di Gigante nel secondo tempo che, come si direbbe oggi, “salva l’allenatore”. Ma così non è, infatti, nonostante la vittoria, un terzo posto in classifica ad 8 punti dalla prima, il direttore sportivo Mimmo Capano esonera Todeschini chiamando in panchina Carpitelli. Un allontanamento che, si racconta, Todeschini non ha mai digerito anche perchè in ottimi rapporti con Gigante, Massagrande e Settembrino, i “senatori” di quella squadra. La Salernitana non riuscirà a salire in B e nel campionato 57/58 si respira aria di crisi, cambia la presidenza con Tortorella nuovo patron che conferma il dirigente Capano e il mister Carpitelli. Dopo una serie di risultati non esaltanti la Salernitana ha un filotto di tre partite impegnative, Vigevano, Pro Vercelli e Carbosarda, dette così forse non fanno paura ma in quel torneo lottavano tutte per la promozione diretta. Vittoria in casa ai danni del Vigevano con Malighetti che trafigge il portiere “marinaio” Lido Vieri, poi arrivano i piemontesi al Vestuti.

Guarda un pò chi c’è sulla panchina della Pro Vercelli, Paolo Todeschini che, come si narra, al direttore Capano non gli strinse neanche la mano, per le cronache dell’epoca un gesto di altissimo significato. Parte la gara e la Salernitana c’è col piglio giusto, l’arbitro ci concede un rigore e dal dischetto va Malighetti. Rincorsa, a lato, bersaglio mancato per la disperazione dei salernitani che cominciarono a percepire l’incubo di una giornata nera. Arriverà infatti la sconfitta, neanche 10 minuti dopo il rigore sbagliato colpisce Alfredo Genovesio per i piemontesi. La rivincita di Todeschini si concretizza, da quel giorno la Salernitana non ha mai più incontrato la Pro.

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