La notte di Verona è stata inebriante e dolce per la Salernitana, che è stata corsara, quasi eroica nella città dell’Arena e di Giulietta dove, quattro anni fa, vedeva allontanarsi il sogno della serie B (la squadra di Breda perse 2-0 contro il Verona nella finale di andata). Logico, allora, che il risveglio sia stato dei più gratificanti. Tuttavia, la Coppa non è il campionato e l’assunto vale sia quando si perde sia quando si vince. Il calcio d’agosto si gioca sotto le stelle e bisogna essere bravi a non smarrire equilibrio e serenità di giudizio per vedere tutto alla luce del sole. Le prime due partite ufficiali della stagione hanno sicuramente dato indicazioni importanti. Due vittorie di misura, senza nessun gol al passivo, duecentodieci minuti nelle gambe che sono certamente utili per rodare il motore in vista di un campionato lungo ed intenso: fin qui le note liete per Torrente che al Bentegodi ha potuto saggiare anche le condizioni dei nuovi. Schiavi è stato impiegato dal primo minuto, Sciaudone e Troianiello hanno trovato spazio a gara in corso. Tre innesti di spessore ed esperienza che, non appena saranno sostenuti da una forma migliore, potranno incidere ancor di più sulla qualità del gioco della squadra che già dimostra carattere e grinta uniti ad una tenacia con cui si applica in fase difensiva che certo non potrà dispiacere a Torrente, uno che ha passato venti anni sui campi di calcio a mordere le caviglie degli attaccanti avversari. Giusto gioire, allora, per la vittoria di Verona, ma è altrettanto doveroso non perdere il contatto con la realtà. Dopo aver battuto una squadra del massimo campionato, sarebbe un peccato di presunzione pericoloso pensare che la Salernitana sia già bella e pronta per affrontare la maratona cadetta. Serve ancora qualcosa sul mercato e, se da un lato è giusto che la proprietà elogi il gruppo attuale, è altrettanto giusto, dall’altro, prendere atto anche delle note meno liete: l’infortunio di Tuia ha privato Torrente di una pedina preziosa nella batteria dei centrali, mentre il digiuno degli attaccanti (i due gol segnati fin qui portano la firma di Bovo, un centrocampista) potrebbe essere spia di una mancanza di concretezza sotto porta cui anche Torrente ha fatto cenno e a cui potrebbe essere necessario ovviare proprio rivolgendosi al mercato. Riflessioni che, di certo, anche la Salernitana sta facendo. Il mercato è ancora aperto…
Salernitana, notte da sogno ma…
Dopo la vittoria sul Chievo, non è vietato sognare a patto che il mercato regali altri rinforzi
18 agosto 2015
admin
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