La Salernitana si gioca a Vicenza una bella fetta del suo futuro. Non tanto per la classifica, sebbene far punti servirebbe e tanto in questo senso, ma anche e soprattutto per il morale, la fiducia, l’autostima e la serenità di un gruppo e di un allenatore che vanno avanti senza aver avuto il conforto dei risultati nell’ultimo periodo e che da tempo convivono con una situazione di emergenza. I risultati maturati tra venerdì e sabato sono stati quasi tutti positivi per i granata. Se si eccettua la vittoria della Ternana a Vercelli, nessuna delle altre formazioni invischiate nei bassifondi della classifica ha vinto. In attesa del Como, di scena a Cagliari, hanno perso Lanciano, Ascoli, Modena ed Avellino e, pertanto, la Salernitana ha la possibilità di muovere passi importanti oggi. A patto, ovviamente, di riuscire a fare risultato contro un Vicenza temibile ma a sua volta condizionato da alcune assenze e che in casa ha fin qui vinto solo una volta.
La gara del Menti dovrà segnare per i granata di Torrente la tanto attesa inversione di rotta. Sebbene decimata in difesa, con scelte obbligate a centrocampo e con un attacco in cui solo Donnarumma sta girando a dovere, la squadra granata deve tirar fuori gli artigli. Nella prima di due ravvicinate trasferte di fila – mercoledì si andrà a Livorno – la Salernitana deve dimostrare di avere quel carattere già evidenziato in avvio di stagione. Oggi sarà vietato sbagliare. L’imperativo categorico è muovere la classifica. Quattro trasferte in sei gare: il calendario non strizza l’occhio ai granata, ma bisognerà ricavare il massimo da questo ciclo terribile onde evitare di arrivare al giro di boa pesantemente attardati in classifica. Tutti sono sotto esame. Fabiani, Torrente ed i calciatori sanno che si deve dare di più, ma anche la società sa che a gennaio si dovrà operare meglio che in estate sul mercato. Prima sul campo, poi con la campagna acquisti: la Salernitana deve reagire e programmare. Ora si decide una buona fetta di futuro.
