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Salernitana, il giorno dopo è ancora più bello

Ancora euforia per l’incredibile finale dell’Arechi.

Gerardo Petretti

Audantes Fortuna iuvat. Il destino favorisce chi osa o, come siamo abituati a tradurre, la fortuna aiuta gli audaci.Per raccontare il finale di partita di ieri all’Arechi ci tocca scomodare Virgilio con la frase che il re dei Turuli Turno rivolge ai suoi uomini esortandoli ad attaccare Enea.

Fortuna si, ma solo nel singolo episodio che vede il capitano granata Candreva arrivare sull’out destro al novantesimo per mettere palla al centro. La traiettoria che ne deriva è un tiro che va a infilarsi nell’angolo del palo lontano, impossibile da raggiungere per Onana. Episodio fortunato, come dirà nel dopo partita lo stesso Candreva, ma che premia una Salernitana mai doma e punisce un Inter colpevole di non averla chiusa prima, complice Ochoa in formato super eroe, un pò Spiderman un pò Jeeg Robot.
Si parlava di fortuna. Troppo semplice additare questo punto alla dea bendata. La Salernitana l’ha strameritato, spinta dai ventimila cuori dell’Arechi, con il merito di averci creduto fino alla fine, grazie anche al cambio modulo del secondo tempo.
Meglio parlare di audacia. Quella di Sousa che rivede alcune scelte, cambia modulo e termina la partita con tre punte in campo. Quella di Nicolussi, che dimostra subito di essere in palla con due dribbling ai venti metri. Quella di Dia che colpisce una traversa.
La Salernitana infila il sesto risultato utile consecutivo e lo fa con carattere e determinazione.
Diceva Napoleone:” La fortuna è donna, se voi ve la lasciate sfuggire oggi, non crediate di ritrovarla domani”.
I granata non se lo sono fatti dire due volte.

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