Che la salvezza sarebbe stata decisa all’ultima giornata, era una certezza – quasi una speranza – che i tifosi granata si portavano dentro da molti mesi. Del resto, sarebbe stato impensabile chiudere prima la pratica alla luce dei limiti della rosa allestita dalla società con superficialità ed approssimazione, cui nè Torrente nè Menichini hanno saputo aggiungere un plusvalore. La costante della gestione tecnica di questa stagione resta quella di aver spesso compiuto scelte sbagliate, schierando la squadra con moduli inidonei sia rispetto alla forza altrui sia in considerazione delle attitudini dei propri calciatori. La confusione che ha contraddistinto gli ultimi due mesi dell’avventura di Torrente sulla panchina granata è nota, ma anche adesso la situazione non è tanto diversa. Eppure, dopo il disastro di Terni, Leonardo Menichini sembrava aver trovato un filo logico, una strada maestra da seguire senza grossi pericoli di sbandate improvvise. Uno dei capisaldi del nuovo corso tecnico era rappresentata dalla esigenza di far esprimere al meglio Coda e Donnarumma che, infatti, sono una delle coppie gol migliori della categoria. Nelle ultime settimane, però, Menichini ha compiuto scelte che hanno penalizzato proprio i due bomber. Contro il Vicenza, si ricorderà, preferì Bus a Coda, impiegando solo nel finale il centravanti di Cava de’ Tirreni con il risultato che la Salernitana non costruì che un paio di (mezze) occasioni da gol gettando al vento l’occasione di vincere uno scontro diretto in casa. Contro il Modena, poi, assente Coda, il tecnico rispolverò Bus in coppia con Donnarumma, quando, visto il tipo di partita, sarebbe stato preferibile optare per il 4-3-3, riservandosi la carta del doppio centravanti a gara in corso. Ieri, poi, a Cagliari, sebbene in piena emergenza, il tecnico ha fatto ricorso proprio al 4-3-3 nel giorno in cui tornava a disposizione Coda, costringendo Donnarumma a giocare da esterno, ruolo in cui deve sacrificarsi tanto a discapito dell’efficacia sotto porta (al Sant’Elia ha avuto due ottime occasioni, ma ha peccato di lucidità). Qualcuno dirà che non è questo il momento dei processi, ma queste considerazioni tattiche sono necessarie perchè occorre che la partita col Como sia preparata al meglio sotto tutti i punti di vista. La Salernitana, nonostante i disastri compiuti a tutti i livelli, può ancora salvarsi e lo deve alla Ternana di Breda che ha tirato un brutto scherzo a tempo scaduto al Lanciano. Dopo l’ennesimo assist della sorte, ora Menichini ed i suoi uomini hanno il dovere morale di buttarla dentro. Niente alibi, per piacere. Le assenze, la pressione, il caldo, il pubblico numeroso: venerdì sarà una partita per uomini veri. Chi non se la sente, resti a casa.
Salernitana ancora in corsa, ma col Como sarà l’ultima chiamata
Naufragata a Cagliari, la squadra di Menichini ha ancora chances di salvezza diretta grazie alla Ternana di Breda
15 maggio 2016
admin
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