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Salernitana: a Capodanno non servono i botti, ma idee chiare

admin

Il 2015 è andato in soffitta da poche ore lasciando in bocca ai tifosi granata un retrogusto amaro. Rimpianti e nostalgia sono un mix pericoloso, ma il 2015 granata, alla fine, può riassumersi proprio con questi due stati d’animo. Il 25 aprile la grande gioia per la promozione in serie B grazie al successo sul Barletta, il 27 dicembre la grande depressione per la sconfitta di Como (su rigore ed a tempo scaduto come quella nel derby di Caserta con cui si era aperto il 2015) che condanna i granata alla terzultima posizione. In mezzo otto mesi in cui si poteva e si doveva fare meglio. Lo abbiamo detto più volte e, c’è da starne certi, lo sanno benissimo i patron e Fabiani. La nostalgia è per le scene di giubilo della scorsa primavera, stagione per antonomasia in cui fioriscono idee e buoni propositi proprio come rifiorisce la vita. I rimpianti sono per ciò che è venuto dopo: una sequela di errori frutto di superficialità ed approssimazione cui ora bisogna porre rimedio.
Come? Non certo provando a fare esclusivamente collezione di figurine. Alla Salernitana servono giocatori pronti ad andare in missione, perchè il compito che attende la squadra di Torrente è proprio questo: la mission granata si chiama salvezza e, visti i presupposti da cui si ripartirà alla ripresa del campionato sono ben noti e, dunque, servirà un gruppo forte, compatto, con uno spessore caratteriale – prima ancora che tecnico – di altissimo profilo. La proprietà e Torrente lo sanno e l’auspicio è che dal mercato il diesse Fabiani peschi le pedine più adatte. Il resto lo farà la passione dei tifosi, pronti a stringersi intorno alla squadra ma anche desiderosi di cogliere importanti segnali di apertura da parte del club. Se così sarà, la salvezza sarà una missione difficili, affascinante, ma non impossibile.
Buon anno, Salernitana!

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