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Salernitana, fine d’anno senza il botto: poker del Pescara (2-4)

Il match dell'Arechi. Primo ko per Gregucci. Rimonta abruzzese dopo il 2 a 1 del primo tempo: tripletta di Mancuso e gol di Scognamiglio. Granata a bersaglio con Pucino ed il rigore di Vitale

Pasquale Petrosino

SALERNITANA-PESCARA 2-4 (2-1)

SALERNITANA. Micai, Mantovani, Schiavi, Gigliotti, Pucino, Akpa Akpro (1’ st Castiglia), Di Tacchio, Vitale (20’ st Jallow), Rosina, A.Anderson (33’ st Orlando), Bocalon. A disp.: Vannucchi, D.Anderson, Perticone, Migliorini, Casasola, Mazzarani, Palumbo, Vuletich, Djuric. All.: Gregucci.
PESCARA. Fiorillo, Ciofani, Gravillon, Scognamiglio, Del Grosso, Memushaj, Brugman (40’ st Palazzi), Melegoni (11’ st Kanoutè), Marras, Mancuso, Antonucci (22’ st Machin). A disp.: Kastrati, Farelli, Balzano, Elizalde, Perrotta, Palmucci, Crecco, Del Sole, Monachello. All.: Pillon.
MARCATORI. 13’ Pucino, 36’ Vitale (rig.), 37’ Mancuso, 7’ st Scognamiglio, 15’ e 35’ st Mancuso
ARBITRO. Pillitteri di Palermo.
NOTE. Spettatori: 9.824; ammoniti: Scognamiglio, Pucino, Brugman, Micai; calci d’angolo: 3-4; minuti di recupero: 0’ pt e 4′ st.

Salernitana, fine d’anno senza il botto: poker del Pescara (2-4). Primo ko per Gregucci. Rimonta abruzzese dopo il 2 a 1 del primo tempo: tripletta di Mancuso e gol di Scognamiglio. Granata a bersaglio con Pucino ed il rigore di Vitale. LA PARTITA. La prima conclusione della contesa è affidata alla formazione granata: giro di lancette otto. Scambio tra fantasisti, A. Andersson-Rosina, e botta fuori misura dell’ex Lazio. L’equilibrio di una gara non effeervescente viene spezzato da un ex di turno. Calcio piazzato battuto dal mancino di Vitale, colpo di testa comodo nell’area di rigore di Pucino e sfera che bacia il palo prima di gonfiare la rete. Al minuto tredici è 1 a 0. Gli abruzzesi faticano nel reagire ed il numero ventotto ci riprova dalla distanza, mira leggermente da modificare. Poco dopo è tempo di vedere i ragazzi di Pillon dalle parti di Micai. Mancuso avanza e crea problemi con un cross velenoso, evita ulteriori problemi la manona tesa dell’estremo difensore. Superato il trentesimo è ancora il centravanti biancoazzurro a sgusciare via ai direttori marcatori ma l’ex Bari non si fa sorprendere. Dal successivo angolo, quando il numero uno non ci mette del suo, è l’arbitro Pillitteri ad annullare (con qualche dubbio) il pareggio di Gravillon con una puntuale “testata”. Nemmeno il tempo di protestare, traversone di Akpa Akpro e tocco di mano proprio del difensore pescarese. Calcio di rigore e Vitale, con tanto di brivido, raddoppia. Al 36’ è 2 a 0. I delfini non ci stanno. Trascorrono sessanta secondi e Mancuso, sempre lui, in torsione accorcia le distanze. Al via la rirpesa. Gregucci lascia sotto la doccia il mediano francese, dentro Castiglia. E’ il Pescara, però, a dettar legge. Ed il pareggio, puntuale, giunge al settimo. Protagonista di giornata? Nuovamente un difensore. Il tocco decisivo, ad un passo dalla linea bianca di porta, è di Scognamiglio. Gli avversari mettono alle corde i padroni di casa. L’immarcabile Mancuso mette a dura prova i riflessi di Micai con un velenoso diagonale (14’). Un giro di lancette, pacchetto arretrato campano in vacanza ed il bomber abruzzese (atleticamente superiore) stacca con forza e precisione per completare la rimonta: 2 a 3. Da sottolineare l’ennesimo assist del promettente Marras. Pescara sena freni. Il velocista genovese trova un legno di troppo sulla propria strada e Antonucci, praticamente a porta sguarnita, non inquadra lo specchio della porta. E’ tempo di cambiare per la Salernitana. Spazio a Jallow. Il gambiano innesta il turbo e Rosina non pesca il jolly della parità. Non va meglio a Castiglia, sinistro super che sibila il palo alla sinistra di Fiorillo. Gregucci getta nella mischia anche l’esordiente Orlando. Ma indovinate chi chiude il match? Il tiro a giro di Mancuso, tripletta, per il 4 a 2. Il pokerissimo potrebbe materializzarsi con Machin, destro da dimenticare in zona dischetto del rigore. E’ finita. Appuntamento al prossimo anno per una tranquilla sopravvivenza cadetta.

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