“All’Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno danno i numeri – afferma Pietro Antonacchio Segretario Generale della CISL FP di Salerno – però alla cabala. Ciò mostra e conferma, se ancora ce ne sia bisogno, tutta la mediocrità e superficialità con cui si confrontano gli standard regionali sulla determinazione delle dotazioni organiche, sulla base della ripartizione di posti letto operata dall’Atto Aziendale. Atto aziendale che o esiste ed è un atto di programmazione e di riorganizzazione approvato ovvero è carta straccia e come sempre accade nell’ente salernitano tra il dire e il fare c’è di mezzo il burocrate indefesso con totale assenza della direzione strategica”. Dichiara il segretario generale Pietro Antonacchio: “Esemplificativamente si rileva laddove possiamo verificare gli errori più gravi”:
Personale |
31/12/2018 |
2019/2021 |
Standard su atto aziendale |
Differenza fabbisogni |
Attuale differenza su esistente |
Medici |
565 |
104 |
842 |
173 |
277 |
Farmacisti |
8 |
2 |
34 |
24 |
26 |
Cps infermieri |
1323 |
172 |
1604 |
109 |
281 |
Tecnici sanitari |
201 |
16 |
321 |
104 |
120 |
Riabilitazione |
27 |
18 |
81 |
36 |
54 |
Cps ostetriche |
38 |
3 |
50 |
9 |
12 |
Comparto amm.vo |
120 |
28 |
380 |
232 |
260 |
“Per quanto attiene il calcolo complessivo a fronte di una dichiarata necessità complessiva di 3369 unità, ne occorrerebbero dai nostri calcoli, rapportandoli all’atto aziendale, 3831″.
“Le diverse scelte operate con l’atto aziendale con il quale si é determinata una distribuzione in parte frammentata per i posti letto della stessa disciplina su vari stabilimenti, comportano, dovendosi rispettare comunque dotazioni minime di operatori del comparto sanitario e socio assistenziale, indipendentemente dalle risultanze dell’applicazione degli indici complessivi relativi al numero di posti letto, per quelle discipline nelle quali é necessario garantire l’assistenza sulle 24 ore. Più coerente appare, però, per tutto quanto esplicitato e nell’ambito dei limiti dei decreti, il raffronto con la dotazione di personale applicando all’AO Salerno gli indici scaturiti dall’analisi assunta quale riferimento di innovazione organizzativa e di efficacia ed efficienza del servizio sanitario regionale comparata all’atto aziendale deliberato. Quindi non ci troviamo con i numeri, sempre se si vuole determinare una dotazione organica adeguata al fabbisogno assistenziale. Se invece si vogliono mantenere straordinario, attività libero professionale, contratti precari, convenzioni e contratti di collaborazioni funzionali a mantenere se non addirittura far lievitare i costi e contestualmente favorire il degrado del sistema, allora il calcolo del fabbisogno è perfetto per lasciare tutto com’è, ovvero nell’impossibilità quotidiana di poter elevare qualità e quantità delle prestazioni sanitarie. Saremo come siamo, staremo come siamo, lasciando inalterata la convinzione che servono altri uomini per contrasta il declino del Ruggi”.