Ruggi d’Aragona, il pronto soccorso proclama lo stato di emergenza

Incrociano le braccia infermieri e medici per il blocco degli straordinari emanato da una direttiva europea che vita di superare le 12 ore di lavoro giornaliero

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Proclamato lo stato di emergenza al pronto soccorso del Ruggi d’Aragona e il blocco dello straordinario dei dipendenti dello stesso. Blocco totale dei turni straordinari in tre reparti fondamentali dell’assistenza dell’emergenza-urgenza. Si tratta del pronto soccorso, dell’osservazione breve intensiva (obi) dove vengono effettuate le diagnosi e si decide il ricovero, e la medicina d’urgenza, dotata di soli 26 posti letto, dove si decide la disposizione dei pazienti nei reparti.
Sembrerebbe che il blocco nasca dalla nuova direttiva europea, che vieta a medici e inferiori di svolgere turni di lavoro superiori di 12 ore e 50 minuti. Una normativa, che ha aggravato lo stato del pronto soccorso, in materia di carenza di organico.
Questo ha provocato come inevitabile conseguenza una situazione ingestibile per gli operatori sanitari e per i pazienti, costretti a stazionare nel pronto soccorso in attesa di un ricovero per 48 ore e anche più. La mancanza di ausiliari e di operatori socio-sanitari ha creato, inoltre,gravi ripercussioni sui livelli igienici in tutti i reparti e in particolare in quelli dell’emergenza-urgenza.

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