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Rosina e Sprocati le “matite colorate” sul foglio di Colantuono: provato il 4-4-1-1

Tanta attenzione sulla posizione dei singoli da parte del tecnico romano, in avanti staffetta Rossi-Bocalon

Si fa più intenso il lavoro dei granata agli ordini di Stefano Colantuono. Doppia seduta quest’oggi con qualche “ombra” in meno sullo schieramento e soprattutto sulle preferenze di modulo del tecnico di Anzio. Colantuono sembra aver deciso, anche se è davvero presto per dirlo, attualmente alla sua squadra vuole dare una impronta ben precisa: il 4-4-2, anzi 4-4-1-1 , che tanto gli è caro. E chi è quella mezza punta dietro l’unico attaccante? Manco a dirlo, Alessandro Rosina. L’ex Zenit è stato posizionato in quella zona del campo, con compiti di rifinitura, una sorta di regista avanzato ma anche capace di inserirsi negli spazi e tra le linee. Alla prima punta il compito di dare profondità, far salire la squadra, fare il classico lavoro da attaccante di reparto. Un ruolo che, in prima battuta, Colantuono ha affidato a Bocalon. Successivamente a Rossi, provando invece la suo fianco Rodriguez. Nel centrocampo a quattro, in linea, ha preso posizione sull’esterno Mattia Sprocati, per lui compiti di sostegno al reparto avanzato. Schieramento a quattro, ovviamente, anche in retroguardia, mentre in mediana sono stati provati con maggiore frequenza Minala e Ricci (quest’ultimo si è alternato con Signorelli). Il mister romano in conferenza all’Arechi è stato chiaro: “Ora serviranno cose semplici, a Chiavari ci sarà poco da stravolgere”. Anche per questo, probabilmente, il 4-4-2 sembra il modulo più adatto e chissà che non si veda dal primo minuto proprio Rosina.

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