Una rete da pesca illegale di 200 metri era posizionata nel cuore della zona “A” di riserva integrale dell’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate. A rivelarlo il quotidiano Il Mattino. La scoperta è stata fatta dagli uomini della guardia costiera di Agropoli. La rete, oltre ad essere un mezzo per la pesca illegale, costituiva un pericolo per la sicurezza della navigazione e della vita umana in quanto carente dei previsti segnalamenti. Con l’occasione, la guardia costiera di Agropoli sensibilizza i fruitori del mare sul tema della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino e costiero e, nello specifico, a rispettare i vincoli derivanti dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, «Approvazione del regolamento di esecuzione e organizzazione dell’area marina protetta denominata Santa Maria di Castellabate», posti a salvaguardia dell’habitat di particolare pregio che caratterizza la riserva marina.