L’EDITORIALE - Burrasca e siamo in mezzo al mare, tra gente che urla e ci dice le peggio cose, andatura al giardinetto e ci ricordiamo quanto ci piace vivere nella tempesta. La Salernitana adesso, nella stessa metonimia usata da Walter Sabatini nella ricostruzione della sua vita, la stessa che ha accompagnato l’esistenza granata. La storia è sostanzialmente questa, una rincorsa continua alla sopravvivenza, lo stesso simbolo scoperto da D’Alma è l’emblema di una “liberazione” verso la propria strada, con l’ippocampo che deve districarsi dalla rete del pescatore e tornare in mare. Il mercato d’inverno ci consegna un 7 per cento di valore assoluto, Iervolino e Sabatini hanno messo in piedi un romanzo epistolare in pieno stile “sturm und drang”, bufera e impeto, causa e cura da cui costruire sul rettangolo verde. Il calcio però sa essere spietato, crudele, la cosa più lontana dal romanticismo e allo stesso tempo il bacio più bello che si possa immaginare. La Salernitana ai tempi dei social non sfugge neanche a quello che negli Stati Uniti chiamano shit-storm, tanto per restare in tema ma con una nota poco profumata. Fa parte del gioco, dicono, intanto la Bersagliera prosegue nel suo processo di rivoluzione: volti nuovi e animi rinnovati in ogni reparto, una amalgama da ricostituire e che resta una delle poche cose che non si possono comprare, neanche allo Sheraton. Intanto Salerno si è svegliata nel vento di febbraio con i colori di una rinascita spirituale, quasi irrequieta, pimpante, nel pieno di un sabatismo neoclassico e la voglia di ballare: che sia samba o tango poco importa, una delle gioie più grandi è aver riacquisito quest’aria d’amore viscerale tenuta in coperta. Dieci punti al giro di boa sono un uragano, fa freddo, forse non ne usciremo vivi e lo sappiamo, è un disastro signori ma lasciatecelo dire: quanto è bella la tempesta.
Quanto è bella la tempesta
Dieci punti al giro di boa sono un uragano, fa freddo, forse non ne usciremo vivi e lo sappiamo, è un disastro signori ma lasciatecelo dire..
1 febbraio 2022
Marco Rarità
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Autore: Marco Rarità

Direttore di aSalerno.it
Nato a Salerno, il 22 maggio nel 1987.
Fotoreporter e giornalista pubblicista, iscritto all'albo dei giornalisti della Regione Campania dal 3 maggio 2012. Ha lavorato presso le testate di Cronache del Mezzogiorno, Roma - Cronaca di Salerno e Provincia, Metropolis Network, occupandosi di politica, cronaca nera, cronaca bianca, sanità e vertenze.
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