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Promozione, la Temeraria denuncia aggressione e non scende in campo

Giallo al "S.Anna" di Battipaglia

Quando il calcio esce sconfitto a prescindere. Quando il gioco più bello del mondo viene usurpato da quelle fazioni violente, che non hanno nulla a che vedere con l’emozione e l’adrenalina che solo chi calca il fatidico rettangolo verde può conoscere. 9 gennaio 2016: l’evoluzione del mondo ha portato con sé i pregi e i limiti della sua specie, e ancora oggi ci troviamo di fronte alla domanda che da anni riempie giornali e trasmissioni, ma dalla quale ancora nessuno sa trovare risposta: cosa possono avere in comune il calcio e la violenza? Campionato di Promozione, girone D: per la gara valevole la prima giornata di ritorno, il calendario vede la sfida tra Real Aversana e Temeraria San Mango. Inizio della gara previsto per le ore 14,30, ma il signor Garofalo non sancirà alcun fischio iniziale. Le motivazioni ufficiali per la mancata disputa del match vedono il rifiuto della società sanmanghese a scendere in campo per via di un tentativo di aggressione subito dai calciatori, aggressione che sarebbe avvenuta davanti ai cancelli dello stadio ”Sant’Anna” di Battipaglia e ricevuta dagli stessi tesserati dell’Aversana. Per ammissione di dirigenti e calciatori della Temeraria, la squadra sarebbe stata “accolta” in maniera poco ospitale dai rivali di giornata, con minacce verbali e fisiche verso l’imbocco degli spogliatoi. A pagarne le conseguenze sarebbero stati, in maniera lieve, i calciatori Giudice, Melchiorre, Vitolo e Carmando, mentre conseguenze più gravi sono toccate al giovane Sorgente, recatosi al pronto soccorso e dimesso con una prognosi di quattro giorni per trauma facciale. Dal racconto dei testimoni, si è trattato di un vero e proprio atto intimidatorio, aggravato dalle ruggini derivanti dai battibecchi che emersero nella gara d’andata. La giornata si è conclusa con il riconoscimento effettuato da entrambe le squadre, al quale è susseguita una riserva scritta da parte della Temeraria, dove si enunciavano la mancanza di condizioni ambientali e psicologiche idonee al regolare svolgimento della gara. Il presidente della Temeraria Rega, basito e sconcertato per l’accaduto, ha espresso tutto il proprio rammarico, denunciando la palese e ingiustificata assenza della dirigenza locale nel prevenire un episodio tanto grave. Per quel che riguarda l’Aversana, sono arrivate le puntuali smentite per bocca del mister Lerro, con un comunicato stampa emesso dalla società. L’esito della gara verrà ora decretato dal giudice sportivo, che si baserà sul referto arbitrale e dei giudici di campo. Ancora una volta, è il calcio ad uscire sconfitto.

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