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Polito conferma il contatto: «Spero di tornare a Salerno»

«Pronto a fare da chioccia, questa piazza merita traguardi importanti»

admin

Era la stagione 2010/2011, quella di Breda in panchina e Nicola Salerno come direttore sportivo. Era la stagione che sarebbe culminata con l’amaro spareggio promozione col Verona e il triste epilogo del fallimento della società. Quel campionato terminò molto prima, però, per Ciro Polito. Dopo 18 presenze collezionate nel girone d’andata, il portiere napoletano pagò un andamento non esaltante della squadra con l’estromissione dalla rosa. Una sorte che toccò anche ad altri tre “senatori”: Peccarisi, Montervino e Pestrin.

Ora che il nome di Polito torna ad essere accostato alla Salernitana, l’estremo difensore ricorda quei momenti difficili ai microfoni della nostra redazione: «Avevo un contratto biennale al Catania, in Serie A, che però strappai per firmare un triennale a Salerno. Era una piazza che non si poteva rifiutare, con una tifoseria strepitosa, e quindi accettai davvero col cuore. In quel momento ero all’apice della carriera e quello che è accaduto in quella stagione mi ha un frenato nella fase più importante. In quel momento i tifosi individuarono in me e qualche altro i capri espiatori. Anche giustamente, perché eravamo gli elementi più esperti ed i tifosi hanno il diritto di criticare. Io, comunque, non ho mai portato rancore nei confronti dei tifosi di Salerno. In città, anche negli anni successivo, ci sono tornato sempre con piacere e le persone mi hanno sempre accolto con calore. D’altra parte io a Salerno ci sono nato e cresciuto calcisticamente e, per questo, mi sento dentro questa città».

Per Polito però ormai è acqua passata ed un ritorno a Salerno sarebbe cosa più che gradita: «So che il mio procuratore sta vagliando diverse offerte e che tra queste c’è anche l’ipotesi che porta alla Salernitana. So che il direttore Fabiani è fuori e se ne sarebbe discusso dopo il 20 agosto. Al momento però non c’è nulla di certo e, per questo, ho detto al mio agente di contattarmi solo nel momento in cui avremo qualcosa di veramente concreto. Quello che posso dire è che tornare a Salerno, a questa età, sarebbe per me una grande soddisfazione. Sarebbe l’occasione giusta per dimostrare quello che non sono riuscito a dimostrare qualche anno fa. Proprio come ha fatto Manolo Pestrin al quale, quando fu accolto con astio al suo ritorno a Salerno, dissi di stare tranquillo, di impegnarsi sul campo e dimostrare il proprio valore e che i fischi si sarebbero trasformati in applausi. E così è stato, perché oggi Pestrin è ancora uno dei migliori elementi nonostante un’età non più giovanissima».

Parole inequivocabili quelle di Polito che, in chiusura, ribadisce il concetto: «Spero davvero di poter tornare a Salerno. E lo farei senza alcun tipo di pretesa. Qualora la società mi contattasse e mi chiedesse di fare da chioccia agli elementi più giovani, non avrei nessun problema ad accettare. A 36 anni non ho bisogno di far carriera. Io ho dato la piena disponibilità anche in questo senso. Nel calcio è fondamentale ragionare nell’interesse collettivo e non personale. Questa piazza merita traguardi sempre più ambiziosi. La Salernitana, per blasone ed importanza, è destinata a giocare sempre per vincere in qualunque categoria. E se lo fa, io sono il primo ad esserne felice. L’augurio è rivedere presto i granata in Serie A».

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