Richiedi la tua pubblicità

“Pizza, ingredienti, Salerno o Napoli? Caro Briatore, ignoranza e una inutile provocazione.. ecco perchè”

Argomento pizza, la risposta del salernitano Ciro Pecoraro (Giagiù) a Flavio Briatore: "Sarai pure un grande imprenditore ma, evidentemente, la comunicazione non è il tuo forte"

Carissimo Briatore, stavolta ti sei superato: l’inutile provocazione che hai lanciato(perché solo di questo si tratta) ha infatti mostrato, in maniera inequivocabile, tutta la tua imbarazzante ignoranza!
Sarai pure un grande imprenditore ma, evidentemente, la comunicazione non è il tuo forte…

Sono giorni ormai che tieni banco con l’argomento (a me caro assai) “pizza”, avendo affermato che una pizza a pochi euro sia sinonimo di scarsa qualità.
Su questo punto potrei anche darti ragione: al di là della qualità e quindi del relativo costo delle materie prime utilizzate, ci sono infatti tutta una serie di fattori esterni che influiscono sul prezzo finale di un prodotto che resta però “popolare” ed accessibile per definizione.

Dire però che la pizza non abbia niente a che vedere con Napoli è, invece, una delle cose più assurde e false di sempre, tipo che Garibaldi era un eroe, per intenderci. Dici che a Salerno la pizza la fanno meglio rispetto a Napoli ed io, da pizzaiolo salernitano dovrei sentirmi lusingato… ma, da professionista serio e, soprattutto, da persona onesta intellettualmente quale mi ritengo, voglio precisare che la pizza è Napoli, in tutta la sua essenza. La pizza, quella conosciuta oggi in tutto il mondo, nasce a Napoli nel 1600 mentre il resto d’Italia ne scoprirà la grandezza solo nel ‘900.

I primi a mangiarla furono gli americani che accoglievano i bastimenti degli emigranti meridionali “pe’ terre assaje luntane”; mentre solo nel dopoguerra questa pietanza unica si diffuse anche nel resto d’Italia.

L’americano Ancel Keys assaggiò quella originale, a Napoli, ove soggiornò a lungo nei primi anni Cinquanta, per studiare la virtuosa alimentazione locale, così da iniziare la comparazione delle diete di vari popoli nel mondo ed elaborare il modello nutrizionale della “Dieta Mediterranea”. Un giorno, in quel di Roma, il ristorante presso il quale aveva ordinato una pizza rifiutò di servirgliela con un secco: «Spiacenti, niente pizza qui, quella è roba da napoletani». Così, giusto per essere precisi, al tempo quello era ancora un privilegio esclusivo dei figli del Vesuvio, ma, da lì in poi, la pizza iniziò a conquistare il resto della penisola con velocità impressionante.

Fino a pochi anni fa, caro Briatore, esisteva la”pizza”, ovvero quella fatta a Napoli e il suo surrogato, fatto nelle altre città del mondo, compresa la mia splendida Salerno! Oggi è possibile mangiare un’ottima pizza un po’ ovunque grazie ad una maggiore professionalità, allo studio e soprattutto alla facilità di accesso alle informazioni per ottenere un prodotto eccellente ma, tutto ciò, non sarebbe stato possibile senza Napoli.

No Signal Service

Commenti

I commenti sono disabilitati.