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Pioli e quel “foglio rosa” a Salerno, ora firma col Milan

Curiosità legata all'ex tecnico dei granata, con la Salernitana di Aliberti ha cominciato ad allenare da professionista

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“Piano, ha ancora il foglio rosa”. Le parole di Nello Aliberti sul percorso di Stefano Pioli, dichiarazioni che crearono, probabilmente, anche un leggero malumore nell’allora tecnico granata. Pioli era al suo primo anno in panchina da professionista, prima solo giovanili a Bologna e la Primavera del Chievo, un arrivo che tutto sommato non venne disprezzato dalla piazza, ancora alle prese con la “batosta” retrocessione e il sospiro del ripescaggio in cadetteria, filone legato al caso Catania. Era l’estate del 2003, nelle mani di Pioli la squadra guidata da Roberto Breda e Samuele Olivi, gli uomini più rappresentativi della rosa, spina dorsale con Bogdani e Di Vicino. Era anche la Salernitana di Raffaele Longo e Davide Bombardini, in ombra il primo anno del genio di Faenza. Grandi aspettative, invece, quelle relative all’arrivo di Veron e Caballero.

La squadra, esordio all’Arechi contro il Palermo (1-1), non sfigura e arriva anche a sfiorare la zona playoff prima di cadere nell’anonimato, febbraio il mese nero, dopo la vittoria contro il Toro arrivano diversi risultati negativi, 12 gare senza vittorie, tra cui anche la sconfitta nel derby, la nota disfatta con Kutuzov. La salvezza viene acquisita a maggio grazie al colpo al Liberati. Contro la Ternana una doppietta di Tulli ribalta la rete di Kharja dal dischetto. A fine stagione però le strade di Pioli e Salernitana si dividono, con il tecnico che firma a Modena per un nuovo campionato. Ora la firma imminente con il Milan, qualche malumore e un “foglio rosa” che sembra ritornare dal passato.


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