Un taglio importante per l’azienda ospedaliera universitaria, necessario, per via della legge 161 che impone 11 ore di riposo ai dipendenti tra un turno e l’altro, bloccando gli straordinari, vieta infatti che il lavoratore possa superare le 12 ore di servizio. Inevitabile, quindi, “ridurre l’offerta” con l’0biettivo di aprire le porte a nuove assunzioni una volta avviato il piano di rientro. A soffrirne di più saranno i territori di Mercato San Severino e Cava de’Tirreni, da gennaio nell’ospedale cavese chiuderanno le corsie di ortopedia e ginecologia.
Al Fucito di Mercato San Severino, invece, saranno sospesi i reparti di ginecologia e pediatria, oltre alla riduzione per sole 6 ore al giorno del servizio di dialisi e nefrologia. Sospensioni obbligate anche al Da Procida e a Castiglione di Ravello, in costiera nello specifico sarà fermo il servizio cardiologico. Diversi reparti nel Ruggi, invece, saranno accorpati.