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Pescara amara, l’ultimo successo all’Adriatico nel 2005 – LE FOTO

Palladino e Galasso firmarono la vittoria granata sugli uomini di Simonelli

admin

Tredici anni fa (stagione 2004-2005) l’ultimo successo all’Adriatico Cornacchia di Pescara contro i biancazzurri padroni di casa. Un 2 a 0 per i granata griffato dai gol di Palladino e Galasso che fecero esultare i tanti tifosi della Salernitana presenti in uno stadio che è stato sempre ostico per la squadra ora allenata da Stefano Colantuono. Tanti i precedenti in Abruzzo. Ben 31 con undici vittorie pescaresi, 15 pareggi e solo 5 vittorie della Salernitana. Ma i rapporti tra le due tifoserie sono davvero delicati perché c’è molta tensione quando Pescara e Salernitana si incontrano. Colpa anche del pareggio, 1 a 1 del 1995 – 1996 che chiuse la porta in faccia alla serie A alla Salernitana che la stava conquistando meritatamente ma il brusco stop dell’Adriatico fece naufragare i sogni di una tifoseria calda come quella granata che dovette rimandare di due anni la promozione in massima serie. L’ultima volta che le due squadre si sono incontrate all’Adriatico solo due anni fa. Pescara lanciato verso la A, poi conquistata, Salernitana che lottava, con Torrente in panchina nei bassifondi della classifica. Abruzzesi, con Oddo alla guida, in vantaggio ma poi arrivò il gol meritato di Denilson Gabionetta a sancire un giusto pareggio.

QUEL MATCH NELL’APRILE DEL 2005

Si giocava di sera all’Adriatico di Pescara con gli abruzzesi nei bassifondi della classifica e i granata a galla per la salvezza. Tra i biancoazzurri guidati dal professore Simonelli c’era Ivan, vecchia conoscenza granata, terzini Antonini e Terra, centrali Fanucci e Pomante, A centrocampo davanti la difesa Lo Nero, in mediana Croce e Minopoli, sugli esterni Zeoli e Garzon, unica punta Varricchio, ricordato anche per il suo passato nel Napoli Soccer. In panca per i padroni di casa anche Thomas Job e Federico Gianpaolo.

La Salernitana, invece, guidata da Angelo Gregucci aveva tra i pali Ambrosi, difesa composta da Molinaro, Lanzaro, Orfei e Polenghi. Nel 4-2-3-1, i due mediani Longo e Coppola, sulla trequarti Bombardini, coadiuvato da Palladino e Aslund, con Rubino punta centrale. In gara in corso subentrarono Ferrarese, Galasso e Shala. I granata segnarono nei minuti di recupero, nella prima frazione di gioco al 46esimo con Palladino, il raddoppio nell’extratime con Galasso, condannando sempre più il Delfino ad una amara retrocessione. Ad arbitrare il match c’era Nicola Rizzoli.

 

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