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IL PERSONAGGIO – Ecco Adamonis: il “Pilsotas” con l’ippocampo nel destino

La storia di Marius Adamonis: con i guantoni dal Mar Baltico e quel soprannome da "skyscraper"

Marco Rarità

E’ nato nel cuore della Lituania Marius Adamonis, paese che negli ultimi anni sta provando ad affacciarsi nel calcio europeo ma ancora con scarsi risultati. Contrariamente alla storia della scuola sovietica anche nei calciatori con i guantoni, solo negli ultimi anni, si sta tracciando un percorso di crescita a livello professionale. Da questo percorso è uscito Marius Adamonis, o almeno, sta ancora tracciando la sua strada per dimostrare che si può essere numeri 1 anche a 20 anni. E’ nato nel maggio del 1997 Marius, tre giorni prima Francesco Dell’Anno regalava un successo importantissimo per la salvezza in cadetteria ai granata, nato nel cuore della Lituania, Panevėžys, lì dove però non è cresciuto calcisticamente parlando. Nel 2014 viene visionato dalla squadra di Klaipėda, l’unica città lituana che si affaccia con un porto importante nel Mar Baltico. A Klaipėda lo chiamavano “Pilsotas“, perchè quel biondo ragazzone neanche 18enne toccava già 1 metro e 90 centimetri, tanto da “guadagnarsi” il soprannome di un noto grattacielo in città. Marius non lo sapeva ma neanche a dirlo, aveva già il cavalluccio nel destino, perchè l’Atlantas la sua prima squadra da professionista, ha come simbolo proprio un ippocampo. “Buone parole” su di lui arrivano all’orecchio di Igli Tare che nell’estate del 2016 lo porta alla Lazio, in Primavera, l’anno dopo si fa notare per esplosività e reattività tra i pali, tra le note dolenti qualche dose eccessiva di irruenza ma entra, lo stesso, nelle grazie di tanti addetti ai lavori. Ora il suo destino si chiama Salernitana, a Salerno a dire il vero, ci mancavano solo i grattacieli..

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