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Pasta 100 per 100 salernitana, prove d’intesa tra Coldiretti e il Pastificio Antonio Amato

"Auspichiamo il lancio di una linea di prodotti per la volorizzazione del grano locale" le parole del presidente Vittorio Sangiorgio

Accordi di filiera per promuovere il grano locale e la commercializzazione di pasta 100 per 100 salernitana. E’ la proposta che Coldiretti Salerno sottoporrà al Pastificio Antonio Amato per valorizzare il comparto cerealicolo locale e scongiurare la costante crisi  del comparto e le continue importazioni di grano estero.

“Antonio Amato è un’eccellenza del territorio e fa del brand “Salerno” un vanto e un valore aggiunto – sottolinea il presidente di Coldiretti, Vittorio Sangiorgio – ha legato il suo marchio alle ceramiche vietresi, adesso auspichiamo un passo in avanti sperando di poter favorire la sottoscrizione di accordi di filiera con i nostri produttori per la valorizzazione di grano locale, magari per il lancio di una linea di prodotti a Km0”. La filiera cerealicola continua a rappresentare un comparto strategico per il settore primario salernitano con segnali di ripresa rispetto alla crisi di qualche anno fa. In provincia di Salerno sono oltre 8mila gli ettari coltivati tra frumento tenero e duro e una produzione che supera i 300mila quintali. In Campania la provincia di Salerno è terza dopo quelle di Avellino e Benevento per aree destinate a frumento in particolare con l’Alto e Medio Sele, il Bussento, il Vallo di Diano e gli Alburni. Attualmente, il mercato italiano del grano sconta grossi problemi legati ai prezzi: quello convenzionale conferito agli ammassi va dai 18 euro al quintale per il grano tenero ai 24 euro del grano duro. “Parliamo di prezzi che spesso non consentono agli imprenditori di recuperare le spese – sottolinea Sangiorgio – penalizzando soprattutto le piccole aziende, colpite anche dalla concorrenza sleale dei mercati esteri. E’ necessario incoraggiare percorsi di filiera esclusivamente locali, dalla produzione, alla trasformazione e commercializzazione, garantendo produttori e consumatori”.

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