Un appuntamento da non perdere. Questa sera, alle ore 20.30 sul palcoscenico del Teatro Sant’Alfonso Maria dei Liguori di Pagani, l’Associazione Culturale Amatoriale Streben Teatro porta in scena “1984”, liberamente tratto dal romanzo di George Orwell, per la regia di Sebastiano Boschiero. La compagnia ha trionfato nella seconda edizione del “Pagani Teatro Festival”. L’autore ha una particolare empatia per il doppio obiettivo della manifestazione: gli utili saranno devoluti ad associazioni Onlus nazionali quali l’Aisla e le missioni redentoriste e valorizzare sempre più questa forma d’arte d’intrattenimento, soprattutto verso i più scettici.
SINOSSI
Anno 2084.
In un futuro distopico in cui il libero pensiero, il sentimento e la cultura sono considerati reati punibili con la morte, l’odio ha invaso ogni cosa e l’occhio del Grande Fratello controlla tutto e provvede costantemente a riscrivere gli avvenimenti passati al fine di mantenere una società controllata ed ubbidiente.
La storia racconta di Winston Smith, un impiegato che lavora alle dipendenze del Ministero della Verità e che frustrato per la condizione di costante controllo a cui è sottoposto, sogna una vita libera e priva di menzogne.
La sua ultima speranza di poter cambiare le cose, Winston la ripone nei Prolet, ovvero in quell’ultima rappresentanza di una società libera e per questo perseguitata dal Grande Fratello, sotto la direzione di O’ Brien, uno dei leader più spietati del Partito.
NOTE DI REGIA
Verso quale domani stiamo procedendo? Quali basi stiamo gettando per la società del futuro?
Da queste domande è nata la necessità di rappresentare l’opera “1984” scritta da George Orwell.
La volontà è quella di trasferire l’ambientazione della storia nel 2084, ovvero in un futuro non troppo lontano verso il quale la società di oggi può immaginarsi, anziché ricreare lo stile del 1984 che ad oggi sarebbe risultato “già superato”.
Lo spettacolo pone l’accento sul tema dei contrasti: odio/amore, ombra/luce, distacco/contatto, digitale/manuale.
Viene mostrata una società tecnologicamente evoluta da un lato e drammaticamente degradata dal punto di vista umano; si parla infatti di analfabetismo, ignoranza, apatia, e mancanza di empatia verso il prossimo.
A differenza del romanzo originale in cui l’occhio del Grande Fratello è rappresentato da telecamere di sorveglianza, in questo spettacolo ogni personaggio è una telecamera, pronta a controllare e denunciare chiunque al Grande Fratello.
CAST ARTISTICO
WINSTON Sebastiano Boschiero
O’BRIEN Sara Cognigni
JULIA Elena Camporeale
PARSONS / GUARDIA Eros Ceschin
L’ANTIQUARIO / GUARDIA Micaela Fontanot
SIG.RA GRACE / LA CANTANTE Arianna Morosin
ROSE Giulia Tomasetti
MEGAN / GUARDIA Carlotta Neuenschwander
TACKER / GUARDIA Riccardo Peruzzo
HOWARD / GUARDIA Jessica Minatel
LIVE MUSIC
Marco Rogoli
LUCI / EFFETTI SONORI
Sebastiano Carretta
SCENOGRAFIE
Streben Teatro e OFF di Dino Zorzenon
COSTUMI
Streben Teatro e Sartoria Cristina
TRUCCO
Arianna Morosin
COMUNICAZIONE GRAFICA
028 Web Projects
DRAMMATURGIA
Sebastiano Boschiero e Elena Camporeale
ORGANIZZAZIONE GENERALE
Sara Cognigni
REGIA
Sebastiano Boschiero – Regista