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Caso all’Asl di Salerno: “No a mantenere i medici fino a 70 anni”

Il Sapmi-Confsal: "impedisce l'ingresso dei giovani medici e sanitari che dopo ben 10 anni di studi universitari sono costretti a conservare nel cassetto quanto hanno imparato per continuare a dare spazio alle vecchie generazioni".

La nota del Sapmi-Confsal

L’assistenza agli ammalati necessita di professionisti a passo con il cambiamento e non,invece,mantenendo in servizio fino a tarda età medici e sanitari. La delibera dell Asl salerno va pertanto ritirata perche di fatto con la proroga del personale fino a 70 anni impedisce l’ingresso dei giovani medici e sanitari che dopo ben 10 anni di studi universitari sono costretti a conservare nel cassetto quanto hanno imparato per continuare a dare spazio alle vecchie generazioni.

Fare spazio ai giovani medici e sanitari è un dovere/obbligo di chi amministra che,invece,per salvaguardare,a volte, posizioni di potere non consente il ricambio . È molto sospetta questa brusca accelerata dell’asl Salerno mentre il dibattito a livello nazionale e’ ricco e vivace con prese di posizione molto contrarie: si ha fretta per sostenere pensionanti comodi? Mantenere in servizio fino a 70 anni dirigenti medici e sanitari costringe l’ulteriore esodo di intelligenze italiane a ricercare all estero una gratificazione.

Tra l’altro la tenuta in servizio fino a 70 anni non risolve il problema delle corsie ospedaliere vuote perché, essendo non obbligatoria, non trattiene i medici ospedalieri (che invece tendono a fuggire per le indecenti condizioni di lavoro) ma verosimilmente solo medici funzionari di cui non si avverte affatto nè la carenza nè la necessità! Il Sapmi Confsal chiede pertanto la revoca della delibera del DG n.105 del 27.9.19.
Invita alla mobilitazione i giovani medici e sanitari sulla questione sollevata.

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