Richiedi la tua pubblicità

Nel cuore della città la memoria alle vittime dell’Olocausto

Scena Teatro ed il ricordo a braccetto per commemorare, a poca distanza da lunedì 27 - “Il giorno della memoria”, le vittime dell’Olocausto. "Per non dimenticare", il titolo dell'incontro-dibattito organizzato dal direttore organizzativo di Scena Teatro Pasquale Petrosino, si terrà giovedì 30 dalle ore 18 presso l'ex Chiesa di Sant'Apollonia nel cuore del centro storico di Salerno.

84094742_1609592092512807_1157977157855608832_o

Scena Teatro ed il ricordo a braccetto per commemorare, a poca distanza da lunedì 27 – “Il giorno della memoria”, le vittime dell’Olocausto. “Per non dimenticare”, il titolo dell’incontro-dibattito organizzato dal direttore organizzativo di Scena Teatro Pasquale Petrosino, si terrà giovedì 30 dalle ore 18 presso l’ex Chiesa di Sant’Apollonia nel cuore del centro storico di Salerno. A discuterne, in un pomeriggio corredato anche da video-testimonianze, le riflessioni dell’Assessore alle politiche giovanili del Comune di Salerno Mariarita Giordano, del giornalista Eduardo Scotti, del vice presidente della commossione Pari Opportunità della Regione Campania Concita De Luca, dell’attore e regista Antonello De Rosa, dell’attrice Antonello Valitutti e di Anna De Rosa. “La cultura non può prescindere da quello che riguarda la storia umana – afferma Pasquale Petrosino – ed è per tale motivo che Scena Teatro ha pensato di dar vita a questo incontro. Un modo, parlando anche di Primo Levi, Elia Levi della Guardia di Finanza e Sergio De Simone, il bimbo napoletano utilizzato come cavia dalle SS, per essere parte integrante di un periodo che ha segnato la vita di tutti”. Non mancherà un’attenta analisi artistica affidata alle amorevoli cure di Antonello De Rosa, che prenderà spunto dal suo spettacolo “I Campi di Dora e la nascita del triangolo Rosa”, ed Antonella Valitutti, attraversole pagine del volume “Noi, bambine ad Auschwitz” di Andra e Tatiana Bucci.

No Signal Service

Commenti

I commenti sono disabilitati.