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Momento “lento” per Sprocati, il fantasista appannato deve ritrovare la marcia

Gara sottotono del brianzolo ad Empoli

Dalle nostre parti quando un giocatore non rende come dovrebbe spesso si dice: “S’edd assettà nu poc”. Vernacolo salernitano per “disegnare” la situazione, un giocatore che ha bisogno di riposare per rendere, oppure, un calciatore che ha bisogno di restare in panchina per “capire” che in squadra deve guadagnarsi il posto in campo con le prestazioni. Nonostante non stia giocando come ai suoi livelli, non è questo il caso di Mattia Sprocati. Il fantasista di Monza non riesce ad esprimersi come vorrebbe, talvolta lento nelle ripartenze, quasi irritante nella gestione di palle importanti, tutto ciò che da Sprocati non ti aspetti. Tanto è che il 28 granata, tranne quelle cinque gare saltate nel girone d’andata per infortunio, non ha mai tirato davvero il fiato, giocando spezzoni di gara solo a Brescia (ritorno in campo), a Palermo e a Spezia. Dal giro di boa il colpo a Terni, la rete in casa contro il Carpi e l’ultima nel derby all’Arechi. L’emblema del momento difficile attraversato dal brianzolo nella gara del Castellani, alcune ripartenze “bruciate” da appoggi sbagliati e pochissimi spunti, appannato Mattia resta sempre il punto di riferimento e l’anello di congiunzione tra centrocampo e attacco per la squadra granata, l’uomo capace di sbloccare il match da un momento all’altro, cosa che gli è riuscita diventando protagonista nel girone d’andata, spera di vedere quel Mattia Sprocati anche il tecnico Colantuono, così come i tifosi della Salernitana che vedono il 28 ma sanno che è un 10.

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