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“Molte aziende chiudono a causa dell’aumento energia, anche del 350%”

L'allarme di Fenailp Turismo

“In questi giorni tutti , famiglie ed imprese, stiamo ricevendo la fattura Energia e/o Gas riferita al periodo di luglio 2022 e abbiamo riscontrato la componente “materia energia” con un notevole aumento rispetto a quella relativa allo stesso mese di luglio del 2021 – si legge nella nota di Fenailp Turismo – Percentualmente questo aumento è di gran lunga superiore ad eventuali aumenti di consumo che potrebbero essere avvenuti all’interno delle aziende. Ciò è dato dal considerevole aumento del costo dell’energia e di conseguenza dall’aumento del PUN (Prezzo Unico Nazionale). IL PUN è il prezzo di acquisto dell’energia elettrica che si forma nel mercato elettrico italiano (IPEX) ogni ora dell’anno come stabilito ai sensi dell’art. 30, comma 4, lettera c) della delibera dell’ARERA n. 111/06, Il Mercato all’ingrosso è regolato dal GME (Gestore dei Mercati Energetici). Le Società di vendita acquistano l’energia all’ingrosso al prezzo del PUN. Il prezzo è variato da gennaio ad oggi, con variazioni dal 60% al 69% per le 3 fasce, ma soprattutto, il confronto ad un anno (luglio 2022 vs luglio 2021) ha fatto registrare aumenti fino al 350% circa.

Il caro bollette è un ulteriore danno alle imprese e le agevolazioni messe in campo dal Governo alleviano solo in minima parte gli effetti devastanti che un tale rincaro può avere sui conti delle aziende, tant’è che per gli attuali costi dell’energia moltissime imprese, in vari settori, hanno già chiuso o saranno costrette a farlo”.

“Per quanto un imprenditore possa essere bravo a pianificare e programmare, con attenzione ed oculatezza, approntando strumenti di budget prudenziali e veritieri, poco riesce a fare contro aumenti di tale portata. Siamo ad un passo dalla catastrofe – dichiara il Presidente della Fenailp Turismo, Marco Sansiviero – ed in autunno, se non ci saranno interventi immediati e concreti da parte del governo, non saranno solo le imprese a chiudere ma anche le famiglie non potranno sostenere costi così lievitati.”

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