Mister Granata 2018 racconta la sua passione ed i suoi idoli granata

Antonio Avella: "Non mi aspettavo di vincere alla mia prima esperienza"

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Si è svolta ieri la diciottesima edizione di Miss Granata, che nell’edizione 2018 ha incoronato come vincitrice Alexia Pellegrino. Nel corso della serata è stato eletto anche Mister Granata. La vittoria è andata al giovane Antonio Avella. Il sedicenne dopo poche ore dal trionfo ha risposto ad alcune domande ai nostri microfoni.

Antonio, ieri sera hai vinto questo prestigioso premio, quando hai deciso di partecipare?
È nato tutto venerdì sera con il mio parrucchiere che mi ha proposto di partecipare a questo evento.

Avresti immaginato di riuscire a vincere ?
Assolutamente no, anche perché era la mia prima esperienza in assoluto in questo mondo.

Dai tuoi social emerge una forte passione per i colori granata, qual’è stata la tua prima volta allo stadio?
La mia prima volta allo stadio arechi è stata quando avevo sei anni, quindi nel 2008. La partita è stata contro il Pescara al termine della quale andammo in Serie B. Da quel giorno non ho mai smesso di seguirla, nemmeno in Serie D.

Questa passione da chi ti è stata tramandata?
Questa passione mi è stata tramandata da mio padre, grandissimo tifoso della Salernitana.

A quale obiettivo pensi che la Salernitana possa arrivare quest’anno?
Penso che per la qualità del mercato fatto possa arrivare senza alcun problema ai playoff.

Mancano pochi giorni alla partita contro il Padova, puoi farci un pronostico ?
Penso che la Salernitana possa vincere. La partita terminerà 2-0 con Bocalon protagonista

Qual’è attualmente il tuo giocatore preferito della rosa granata?
Il giocatore che più mi piace è Davide Di Gennaro, perchè penso sia il giocatore capace di far fare il salto di qualità alla squadra.

Mentre il calciatore che più ti ha entusiasmato quando ha vestito la maglia del cavalluccio marino?
Roberto Merino, per le sue qualità tecniche che lo facevano essere una spanna sopra gli altri. Del passato avrei voluto vedere in campo Gennaro Gattuso per la cattiveria agonistica che metteva in campo in ogni partita e che deve essere un esempio per i giocatori di oggi.

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