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Ministro Bellanova a Cetara: motore di sviluppo la “pesca sostenibile”

Nella fattispecie, visto che si era a Cetara, l’attenzione è stata spostata, poi, sul famoso “vasetto di alici” e sulla Colatura, in attesa entro i primi mesi del prossimo anno della denominazione DOP, quale attestazione di promozione territoriale e socio-culturale di un paese che ha fatto di un prodotto tipico (e di tutto quello che gira intorno) la "centralità della propria economia".

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«Si può fare. E se si può fare, si può fare anche meglio». Si potrebbe racchiudere con questa breve frase pronunciata dal Ministro Politiche Agricole, Agroalimentari e Pesca, l’Onorevole Teresa Bellanova, il convegno tenutosi ieri mattina a Cetara sulla Blue Economy: la pesca sostenibile, motore per lo sviluppo delle comunità locali del Mediterraneo.

Il convegno, organizzato dal Flag Approdo di Ulisse, di cui il Sindaco di Cetara Fortunato Della Monica è anche Presidente, aveva come punto focale la pesca e tutto ciò che ruota attorno ad essa. Strumenti e misure da attivare, politi innovative, revisioni e piani di gestione da rivedere, al fin di concedere la giusta dignità e valorizzazione a un lavoro così importante che permettesse, successivamente, anche il cambio generazionale.

Alla tavola rotonda erano presenti le più importanti istituzioni politiche e gli esponenti della Regione Campania, del Paramento Europeo e di Salerno, oltre ai Sindaci della Costiera, le autorità marittime e la giunta comunale. Presenti anche i veri protagonisti della giornata, i pescatori, quelli della piccola pesca e quelli delle tonnare, gli armatori, i ristoratori e i proprietari delle aziende ittiche e la delegazione dell’Associazione per la Valorizzazione della Colatura di Alici di Cetara DOP. Grandi assenti, invece, il Presidente della Regione Campania De Luca e il figlio Piero, che hanno dovuto disdire all’ultimo momento a causa di improvvisi impegni sopraggiunti. A fare le veci del Presidente, il suo vice On. Fulvio Bonavitacola che, con similitudini prese in prestito dalla vita quotidiana, ha voluto sottolineare «quanto lavoro e quanta politica ci sia dietro il lavoro dei pescatori» e come il consumatore, che vede solo il prodotto finale, debba imparare a riconoscere e apprezzare quello che gli viene offerto, attraverso un “rieducazione alimentare” che induca i consumatori a ri-stabilire i canoni di una qualità della vita, migliore per se stessi e per i propri figli, e a tutelare il mare.

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Nella fattispecie, visto che si era a Cetara, l’attenzione è stata spostata, poi, sul famoso “vasetto di alici” e sulla Colatura, in attesa entro i primi mesi del prossimo anno della denominazione DOP, quale attestazione di promozione territoriale e socio-culturale di un paese che ha fatto di un prodotto tipico (e di tutto quello che gira intorno) la «centralità della propria economia, attraverso cooperazioni istituzionali integrate – da quelle locali a quelle europee, passando per le regionali e le nazionali – che portino a una maggiore redditività, la quale potrà così dare respiro alla piccola pesca e migliorare le condizioni dei pescatori», ha sottolineato il Sindaco Della Monica.

Per celebrare, quindi, il tipico prodotto ambrato, è stato spillato il terzigno alla Torre Vicereale, dove i presenti hanno poi degustato le eccellenze del territorio e visitato il Museo Cantina, in cui si rincorrono – tra reti, utensili, foto e video in continua programmazione – i ricordi e le conoscenze dei pescatori del borgo marinaro.

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