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Mercato San Severino: Alunni senza aule, continua lo sciopero al Publio Virgilio Marone

Non c'è l'intesa con i professori, la rabbia dei genitori: "Non c'è volontà di trovare una soluzione"

 

Salta l’intesa sulla turnazione il sabato, c’è anche il no ai doppi turni: dietrofront del liceo e rabbia genitori e alunni. E’ questo l’ultimo passaggio della vertenza che prosegue al Liceo Publio Virgilio Marone di Mercato San Severino dove c’è un problema relativo agli spazi dedicati agli studenti. Tutto nasce dalla richiesta avanzata dai genitori degli alunni del Liceo di Mercato San Severino preceduta da una prima istanza avviata nel 2020 quando si presentarono le prime difficoltà in merito agli spazi nell’edificio scolastico. Riportiamo una parte della nota dell’avvocato Raffaele Donadio, presidente del Consiglio d’Istituto in rappresentanza dei genitori degli alunni del Publio Virgilio Marone, estratto che fotografa la problematica e precede gli sviluppi delle ultime ore con lo sciopero avviato dagli stessi studenti.

“L’edificio scolastico del Publio Virgilio Marone di Mercato San Severino ha a disposizione 38 spazi/aule; già nel 2020, in gennaio, prima del COVID-19, erano insufficienti ad ospitare tutti gli indirizzi e tutti gli iscritti, siccome le aule necessarie erano inferiori alle esigenze, tanto da dislocare il liceo scientifico opzione scienze applicate presso l’ex-tribunale. Nell’anno 2021, più volte, il sottoscritto, e anche la dirigente, hanno evidenziato alla Provincia e alle istituzioni scolastiche superiori, le difficoltà in cui si trovava il nostro Istituto. Con l’emergenza COVID 19, le scuole hanno erogato il servizio scolastico, fin dal marzo 2020 e per quasi tutto l’anno scolastico 2020-21, in modalità a distanza per cui l’utenza esterna non ha percepito la problematica della carenza delle aule nella sua reale misura. Difatti comunque alcune classi erano state posizionate nel plesso centrale di fronte alla sede del personale tecnico-amministrativo, con dei paravento mobili, ove le lezioni non erano sicuramente svolte nel migliore dei modi possibili. Altre classi erano posizionate nei 7 laboratori, mentre altre si alternavano tra lezioni in presenza e a distanza”.

I punti

1. ridurre le ore a 50 minuti è una perdita un danno i nostri figli;
2. effettuare turni pomeridiani è una perdita e un danno ai nostri ragazzi, che avranno
sicuramente dalle 14 in poi un calo di concentrazione e di resa;
3. effettuare i turni pomeridiani è un disagio per le famiglie e per i ragazzi, con
problematiche anche per i trasporti; le famiglie che hanno più di un figlio hanno la
necessità di accompagnare vari ragazzi;
4. effettuare turni pomeridiani impedisce ai ragazzi lo svolgimento di attività
extrascolastiche quali palestra, se non addirittura corsi di preparazione universitari o
anche terapia medica per chi ne ha necessità;

“Con l’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 era stata paventata l’ipotesi di ristrutturare e completare il plesso dell’ex-tribunale, in centro a Mercato San Severino, ancora in carico al nostro Istituto (come detto già utilizzato a tutto il 2020) e quindi anche in Consiglio di istituto, all’inizio dell’a.s. 2021/22, è stato deliberato una turnazione di sole 2 settimane, in attesa della consegna di tale sede dopo lo svolgimento di alcuni lavori di ordinaria manutenzione. Questa settimana il tecnico, ingegnere Scovotto, quale Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Istituto, con una nota del 13 settembre 2021, dichiarava che senza la documentazione obbligatoria, indicata in tale nota, non era possibile l’utilizzo dei locali per cui il piano di utilizzare le aule locali dell’ex-tribunale come sede scolastica è venuto meno. A questo punto la dirigente ha inteso chiedere ai genitori, in contrasto con quanto scritto dall’ingegnere Scovotto, un’autorizzazione in deroga al piano di sicurezza. Nello specifico la Dirigente chiedeva ai genitori di assumersi la responsabilità dell’utilizzo di tale struttura pur dichiarandosi al contempo Lei stessa contraria. A questo punto, non pervenuta l’autorizzazione dei genitori, la scuola ha emesso una circolare che stabilisce la turnazione su tre settimane dei vari indirizzi, con un turno pomeridiano e la riduzione dell’orario a 50 minuti”. Prosegue la nota.

La Proposta

“La nostra proposta è che gli uffici della segreteria potrebbero trasferirsi presso dette aule, così da recuperare al piano terra, del plesso centrale, tre aule per gli studenti. Inoltre sempre al piano superiore del plesso centrale vi è una grande aula con due entrate che potrebbe essere divisa per due classi di alunni. Il problema è che tale ultima stanza non ha delle finestre, ma solo vetrate in alluminio; pur non essendo un tecnico, credo, senza grosse difficoltà, potrebbero essere trasformate in finestre e quindi, a questo punto, accogliere ben 5 aule delle 6 di cui necessitiamo. L’ultima stanza potrebbe essere quella della vicepresidenza che potrebbe spostarsi nella sala DS, che ha i mq per accogliere tranquillamente due
persone. B. Alternativa immediata alla proposta A, se non contemporanea, potrebbe essere quella di trasferire presso la sede dell’ex-tribunale appena rimessa a nuovo e da poco pulita, gli uffici di segreteria/direzione liberando così immediatamente le aule necessarie. A margine delle elencate due proposte, condivise dai genitori, viene naturale chiedersi perché l’istituto, già in difficoltà per numero e rapporto alunni/classi, abbia accettato un numero di iscrizioni superiore alle posizioni disponibili, quando già sin dal gennaio 2020 aveva nota tale problematica? Perché siano stati fatti pulire e tinteggiare i locali ex- tribunale, che seppur utilizzati fino a tutto il mese di giugno 2020, vengono oggi dichiarati non utilizzabili? Su chi ricade tale spesa a questo punto inutile?”.

Gli ultimi sviluppi

Nella giornata di ieri nell’istituto c’è stato un vertice con il primo cittadino, il presidente della Provincia, la dirigente scolastica e il corpo docente, nell’occasione sarebbe stata proposta la turnazione del sabato. In cosa consiste? In pratica un giorno a settimana sei classi non andrebbero a scuola per permettere alle altre classi di entrare e recuperare così il giorno perso il sabato. Una proposta che non avrebbe trovato il consenso dei professori, ciò ha fatto proseguire lo sciopero da parte degli alunni, sostenuti dai genitori. “Non esiste che debbano sacrificarsi solo i ragazzi – fanno sapere i genitori degli studenti – si parla della continuazione dei doppi turni per altri mesi, non è cosi, la proposta di spostare la segreteria è stata respinta e hanno rifiutato anche la turnazione del sabato”. I genitori, quindi, non accettano la “chiusura” nel trovare una intesa da parte dei docenti, resta quindi accesa la protesta sul caso.

 

 

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