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Mercato d’inverno, qualche sorriso solo nel 2017: quanti flop a gennaio

Nel mercato di gennaio pochissimi hanno lasciato davvero il segno con la maglia granata

Marco Rarità

“Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via”. Cantava Loredana Bertè all’inizio degli anni 80 lasciandosi trasportare da più sentimenti, in quel “mare d’inverno” si specchiano oggi tanti tifosi granata. Lenta, quasi soffocata e soffocante la fiamma per la Salernitana, con tanta voglia di sperare in qualcosa di buono, magari da questa sessione di mercato che, nei fatti, non ha mai portato grandi sviluppi negli ultimi quattro anni in cadetteria. Nel mercato di gennaio pochissimi hanno lasciato davvero il segno con la maglia granata, a partire dal primo anno in B dove approdarono a Salerno Mamadou Tounkara, Ronaldo, il portiere Rosti, il centrale Bagadur, Oikonomidis, Antonio Zito, Sergiu Bus, Luca Ceccarelli, Prce, Leonardo Gatto e Alessandro Bernardini. Altrettanti i saluti, partendo da Gabionetta con un volo verso la Cina, Milinkovic e tante altre rescissioni e prestiti: dal capitano della promozione Maurizio Lanzaro a Troianiello, il portiere Esposito, Perrulli, Sciaudone che si accasò allo Spezia, Eusepi e ancora il portiere Ronchi.

Più importante la sessione nell’anno successivo dove arrivarono Minala e Gomis, insieme a Bittante e soprattutto Mattia Sprocati. Via, invece, Luca Liverani, il “predestinato” Cenaj, Laverone e Caccavallo. Ad inizio 2018 arrivarono Casasola, Akpa Akpro, insieme a Popescu, Palombi, Salvatore Monaco e il portiere Russo. Salutarono Leonardo Gatto, Perico, Kadi, Giuseppe Rizzo, Alex, Cicerelli in prestito al Pordenone e Alejandro Rodriguez.

Lo scorso anno la sessione invernale vide l’arrivo di Hysen Memolla, con Walter Lopez, il ritorno di Minala, Emanuele Calaiò, il ritorno di Volpicelli, Kadi e Kalombo. Con l’addio di Bocalon, Nicola Bellomo, il prestito di Signorelli e un nuovo prestito per i vari Cernigoi, Kalombo e Castiglia, oltre alla partenza di Antonio Palumbo di proprietà della Sampdoria.

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