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Menichini-Cam: la partita del tecnico contro il Pescara – FOTOGALLERY

Emozioni, movimenti chiesti, dettagli, curiosità, l'obiettivo di aSalerno su Leonardo Menichini nell'ultima gara

admin

Se li è difesi e coccolati fino all’ultimo i suoi uomini, Leonardo Menichini ha cominciato così il suo ritorno all’Arechi. Subito dopo aver superato il torpedone si è girato verso la curva e ha alzato le braccia, poi dritto verso il gruppo, parlando a voce alta ma con lo sguardo sull’erba. Si è fatto sentire, da tutti, con al suo fianco Bianchi che gli veniva dietro strapieno di carte. Urla al centrocampo e alla difesa, “tenetela”, “giochiamola”, un continuo freno alla voglia pazza di verticalizzare l’azione con lanci lungi, questo il diktat del tecnico come aveva già detto in conferenza. Ha chiesto alla squadra possesso palla, quasi fino all’estremo, rifiatare e scendere lentamente per poi trovare gli spazi, e i calciatori lo hanno accontentato spesso. Predica calma, con Zito nei primi minuti del match, poi termina il primo tempo. Comincia qui la sua “mini-gara”con l’arbitro e anche con l’uomo di linea, più di un confronto con il direttore di gara. Chiede massima attenzione nei tagli di Lapadula a Ceccarelli, al terzino chiede una sorta di raddoppio e aiuto ai centrali, poi chiama Gatto per sostituire Oikonomidis. All’ex Vicenza chiede di proporsi sull’esterno, cercando di aprire la difesa del Pescara, restare alto per non abbassare troppo la squadra e dare sempre la “paura” della ripartenza. A fine gara li abbraccia tutti, uno per uno, se li coccola forse pensando già alla prossima.

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