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Loco lui.. mica fessi nosotros

In fin dei conti sì, è sempre una questione di appuntamenti..

Marco Rarità

Facciamo così.. “No, non lo sappiamo” quando ci hai preso nessuno si ricorda dove stava. E’ capace che stavamo guidando, altri stavano attaccando a lavoro nel turno di pomeriggio, qualcuno stava a mare. Te lo dico professò per non farti disperare, quest’estate avrai anche perso un loco ma i veri pazzi li hai incontrati nel 2011.

Che poi settimane come mesi, attese infinite, macchè, le strade tra Simone Inzaghi e la Salernitana si sono già incrociate molto prima di questa estate, parliamo di 3 anni fa. Appuntamento elegante, lei più bella che mai, appena “fresca” di promozione in Prima Divisione, lui tanto profumo ma senza esperienza tant’è che a quell’appuntamento il giovane non si presenta. Il telefono di Simone squilla, altre squadre, proposte che arrivano dalla Lega Pro ma patron Lotito gli chiude i ponti. Lo blocca, Inzaghino non si tocca, e intanto la proposta gliela mette sul piatto: “Vuoi allenare la Salernitana?”. Era l’estate del 2013, lui ci pensa, poco a dire la verità, non si sentiva pronto. Quella Salernitana andrà in mano a mister Leggenda, Sanderra sì, Perrone poi, Gregucci da gennaio.

La storia si ripete con qualche attore e sceneggiatura diversa, più thriller, più commedia. Tutto ampiamente sopportabile se le dinamiche, così come vengono fuori, non portassero a pensare che costantemente la Salernitana viene dopo. E per gente che l’ha sempre messa prima, a volte anche prima degli affetti più stretti, questo no, è davvero difficile da mandar giù.

Sì, è vero, lo si sapeva. Ma come cantava Raf “l’amore non è razionalità” e d’altronde il patto dei numeri la gente di Salerno l’ha sempre rispettato anche in un calcio che ti spinge sempre di più sulla poltrona, anche se i chilometri pesano di più nelle tasche di una settimana. Non è mai simpatico cominciare l’estate con quei fattori imponderabili con cui hai vissuto per 42 giornate, tant’è che ho visto gente informarsi sui siti delle compagnie aeree su quanti voli partissero dall’Argentina. E pensare che della Lazio, noi salernitani, ci è interessato qualcosa solo nell’anno della serie A, quando all’Olimpico ne prendemmo 7 e all’Arechi, come diciamo noi, “abbuscarono” le aquile.

In fin dei conti sì, è sempre una questione di appuntamenti, sarà per questo che cantiamo sempre “jamm a verè..”

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