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Lo spezzatino, uno sguardo al prossimo turno di A

La decisione di posticipare Napoli Salernitana è arrivata ieri dopo tre giorni di attesa e polemiche.

Gerardo Petretti

La telenovela per il posticipo di Napoli Salernitana si è conclusa ieri con l’ufficialità, da parte della Lega, dello slittamento del fischio d’inizio a domenica 30 aprile, sempre alle 15.00.

Si è detto tutto ed il contrario di tutto. Proviamo a fare ordine. 
La scelta di rinviare è stata dettata da motivi di ordine pubblico: le autorità  ritengono più sicuro lo svolgimento della gara alla domenica (tenuto conto che sempre domenica si gioca Inter Lazio, partita determinante per l’assegnazione dello scudetto al Napoli già da questa domenica) ed alla fine anche la Lega e Dazn hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco. L’emittente in streaming ha però protestato a lungo perchè lo spostamento del match lascia due slot orari scoperti: quello dell’anticipo pomeridiano del sabato e quello serale di martedì creando sovrapposizioni e problemi. Per questo è arrivata la richiesta di spostare a giovedì la gara tra Udinese e Napoli che però rischia di creare ulteriori problemi. Dal canto suo il Napoli è stato molto fermo nel portare avanti la sua volontà di giocare di domenica mettendo in piedi un braccio di ferro con la Lega e con la stessa Dazn. A Salerno si recrimina per le 24 ore di riposo in meno che la squadra di Sousa avrà a disposizione per recuperare in vista della gara all’Arechi con la Fiorentina (ulteriore slittamento in vista?)
Risultato della telenovela: a perdere sono sempre gli appassionati che, mentre vengono mortificati (ci chiediamo, ad esempio, quanti tifosi napoletani residenti lontano abbiano acquistato un biglietto per recarsi in città sabato) si dividono su posizioni di campanilismo senza focalizzare l’attenzione su questo ennesimo esempio di come venga bistrattata la propria passione sportiva. Viene in mente la famosa locuzione latina Dividi et Impera: mentre il popolo litiga, il potere governa evitando che ci si unisca contro un obiettivo comune ovvero il rispetto del tifoso, vero motore di tutto il business calcistico.
Le altre partite in calendario sono: oggi alle 18:30 Lecce Udinese e alle 20:45 Spezia Monza
Sabato Roma Milan alle 18:00 e Torino Atalanta alle 20:45.
Domenica Inter lazio alle 12:30, Cremonese Verona e Sassuolo Empoli alle 15:00. Alle 18:00 Fiorentina Sampdoria. Si chiude con Bologna Juventus alle 20:45.

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