Allarme nuove dipendenze tra i giovani, una ricerca ha dimostrato l’affluenza che ha internet, i social media, sui minori e non. La ricerca “giovani e new addiction” è stata realizzata dal centro studi Atlantide del Gruppo Logos, condotta dalle sociologhe Gabriella Cavaliere e Vincenza Marino, finanziato da Fondazione con il Sud, Bando sostegno a programmi e Reti di volontariato, con la partecipazione di realtà associative come Famiglie in gioco, Acat Salerno, Mentoring Usa e associazione il Punto. Erano 28 le domande del questionario a cui hanno risposto 500 ragazzi campani di età compresa tra i 13 e i 21 anni, tra questi anche residenti a Salerno e in provincia.
Quello che è emerso: minori “collegati” più di quattro ore al giorno, 1 su 2 ha tra i contatti persone sconosciute, solo 1 genitore su 10 si preoccupa dell’utilizzo di internet dei figli. Quasi la metà dei minorenni intervistati fuma e consuma alcool, il 38 per cento gioca d’azzardo sul web. Come rivela il quotidiano Metropolis. Il 96 per cento di questi è iscritto ai social e il 53,4% ha tra i contatti persone sconosciute nella vita reale. Il 98 per cento utilizza la comunicazione in chat e il 65,8 per cento preferisce relazioni indirette a quelle “face to face”. Dato rilevante anche quello sui genitori, solo l’11,7 per cento risulta essere preoccupato dell’utilizzo che i figli fanno di internet.
L’indagine prosegue anche su altre dipendenze, il 53,45% consuma sigarette, il 24,2 per cento ha detto di far uso di stupefacenti. Il 90,8 per cento dei ragazzi intervistati, invece, dichiarano di avere amici che fumano sigarette e consumano bevande alcoliche per il 78 per cento dei casi, spinelli il 58 per cento e fanno uso di droghe il 26 per cento. Nel dettaglio, dati allarmanti emergono sul campione di minorenni intercettato: il 41,25 per cento fuma sigarette, il 45,45 per cento consuma bevande alcoliche, il 38 per cento gioca d’azzardo e il 16,43 per cento fuma spinelli. Ultimo ma non meno preoccupante, il 5,94 per cento dei minori intervistati fa uso di droghe.
I giovani intervistati sono stati incontrati presso istituti scolastici, luoghi formali ed informali di aggregazione e presso l’Università degli Studi di Salerno.