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L’estate non è la stagione dei grandi amori

Patron delusi dall'esito della campagna abbonamenti, ma Salerno saprà stupire comunque...

admin

Fossimo nei panni dei patron, non saremmo nè delusi nè preoccupati dall’esito della campagna abbonamenti.
In primis, per un motivo scaramantico: nell’estate 2013 l’arrivo di Pasquale Foggia riscaldò i cuori dei tifosi e fecero impennare il numero degli abbonamento, fino a sfiorare le 5000 tessere, ma, poi, sul campo la squadra deluse (eliminazione al primo turno dei playoff e conquista della Coppa Italia come parziale consolazione). In secondo luogo, poi, c’è un motivo economico. Se la squadra darà buone risposte sul campo, sarà fisiologico l’aumento in maniera esponenziale di presenze sugli spalti: considerando che, alla luce dei prezzi praticati, sarebbe stato vantaggioso sottoscrivere l’abbonamento, vorrà dire che in tantissimi passeranno per i botteghini ad ogni settimana e ciò farà la felicità del cassiere dell’Arechi.
Del resto, questa tendenza si sta già palesando nella settimana del derby visto che il numero dei biglietti venduti è superiore a quello degli abbonamenti.
Infine, ma non meno importante, c’è un riscontro oggettivo: nei momenti importanti, infatti, Salerno ed i salernitani non hanno mai fatto mancare il loro sostegno.
Vista dalla prospettiva dei patron, questa estate non è stata appagante. Dopo la vittoria del campionato, la proprietà si aspettava un più consistente attestato di stima e fiducia, ma a Salerno nessuno sminuisce i meriti di Lotito e Mezzaroma.
L’estate, però, non è la stagione in cui sbocciano o si rinfocolano i grandi amori. Salerno lo sa e si prepara a stupire ancora.
Per la gioia dei patron…

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